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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2011 alle ore 12:29.

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L'usuraio atroce, come Andrea Zanzotto definì il tempo nella poesie "De senectute", ha finito di erogare il suo prestito. Il poeta solighese è morto attorno alle 11 di questa mattina all'ospedale di Conegliano per una crisi respiratoria. Aveva acqua nei polmoni, gli mancava il respiro. Appena otto giorni fa aveva festeggiato il suo novantesimo compleanno nella casa di Pieve di Soligo. Era addirittura riuscito a collegarsi in videoconferenza all'evento organizzato al caffè Pedrocchi di Padova, con cui gli veniva conferito il Leone d'oro alla carriera. Tantissimi erano stati i messaggi, i disegni che i bambini avevano appeso alle cancellate della sua casa di Pieve. Non aveva avuto la forza di rispondere, ma la moglie Marisa Michieli aveva scritto per tutti un ringraziamento con un cartello da lui firmato. Sono accorsi in ospedale la moglie, i figli, Giovanni Maria, 51 e Fabio, 50 anni.

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