Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2011 alle ore 13:03.

My24

Lavoro encomiabile, quello di Francesco Ventriglia. Lungimiranza e tenacia, passione e dedizione, premiano il direttore del MaggioDanza ad un anno dall'insediamento alla direzione artistica della compagnia del comunale fiorentino.

Dopo "Serata Sacra" anche in questa Serata Listz Ventriglia immette nuova linfa all'interno del corpo di ballo commissionando a due autori antitetici, e cioè Mauro De Candia e Simona Bucci, due coreografie che valorizzano i corpi in scena. Pugliese il primo, ma attivo da anni in Germania con residenza attuale a Berlino, danzatore e riconosciuto coreografo internazionale; fiorentina la seconda, perfezionata alla scuola americana prima di Cunninghamm, poi di Alvin Nikolais, quindi di Carolyn Carlson, approdata in seguito ad una personale cifra di marca centroeuropea, diremmo danza espressiva, teatrale.

Spazio inverso, il titolo di De Candia, è una creazione rigorosa di movimento puro nello spazio, continuamente trasformato nelle dinamiche e nella scansione ritmica, nelle linee e nelle masse. De Candia ha consapevolezza delle potenzialità del corpo. Immette stimoli e impulsi a quello dei danzatori, ne forgia le forme, li modella di sempre nuove figurazioni plastiche, conferendogli una bellezza che non si ferma all'estetica, ma ne estrae l'umanità intrinseca. L'inizio è compositivamente esaltante.

Un'onda di corpi celesti va a disporsi in diagonale, a cerchio, in fila; ruzzola per terra come onda marina, si blocca in pose per riprendere il flusso armonioso lasciando di volta in volta un solo interprete; fino a scomparire tutti sotto le quinte leggermente rialzate lasciando a vista le uscite e le entrate rotolanti. E tocca ad Alessandro Riga riempire quello spazio vuoto nel momento in cui la musica – naturalmente di Listz – sfuma o si interrompe bruscamente, lasciando al suono del metronomo di conferire ritmo all'intensità abbacinante del gesto che si lascia assorbire dalle fascinazioni del movimento e della dinamica astratta. Che nel giovane danzatore è calzante.

L'attenzione rigorosa al dettaglio di De Candia si scolpisce anche negli assoli della danzatrice Gisela Carmona Gálvez, fresca di nomina a prima ballerina di MaggioDanza, rapita in aria nel gruppo, poi nei terzetti, e nei duetti fluttuanti. Desta un po' di perplessità l'intrusione, voluta, di sequenze che rompono quel fluido disegno iniziale quando viene scollato il tappeto del palcoscenico per farne una sorta di guscio dove rifugiarsi, o corazza per difendersi. Prima il singolo poi il gruppo, quindi intrecci di coppie, in un mutare continuo accarezzano la terra, si avvolgono nei drappi, si srotolano. Un gioco in cui si ironizza con smorfie mimiche e passerelle, e brevi sketch come il piede utilizzato come microfono o cornetta telefonica.

Rebelltanz si colloca sulla scia introspettiva del bellissimo I Rimasti ispirato ad un quadro di Angelo Morbelli. Sulla musica di Listz rielaborata elettronicamente da Paki Zennaro, ora ad ispirare Simona Bucci è il romanzo di Sándor Márai I ribelli, giovani dell'Ungheria imperiale alle soglie della Grande Guerra, che vivono "il tempo che fugge" dell'adolescenza prima della consapevolezza. La Bucci per ciascuno ne esplicita la personalità, incastonata nel periodo furioso, incosciente, creativo, passionale, che li caratterizza.

In un ambiente borghese definito da un divano, in un tempo sospeso che immagini video contestualizzano o evocano con filmati d'epoca o astrazioni e particolari del corpo che muta, i sette interpreti sognano, aprono la mente alle loro fantasie, compiono un viaggio che li farà scontrare con la dura realtà, per cadere nel vuoto uno dopo l'altro dal proscenio, scomparendo. Vivo resterà uno solo, accovacciato in un angolo, e smarrito. L'azione coreografica costruisce un racconto di intensa fattura, dove i movimenti, dal respiro contemporaneo, spaziano in figurazioni febbrili, con sussulti rapinosi e lanciati. A momenti si rapprende in tableaux vivants, per riconfluire nuovamente in vera coreografia dell'anima.

Serata Listz, di Mauro De Candia e Simona Bucci, due balletti in prima mondiale per MaggioDanza. Al Teatro Goldoni di Firenze.
www.maggiofiorentino.com

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi