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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2011 alle ore 19:21.

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Improvvisamente siamo in mezzo ad una folla che ci spintona a destra e a sinistra, e ci mette letteralmente sotto i piedi. Qualche scena dopo siamo buttati dentro all'ingranaggio che fa funzionare un uomo meccanico.
E' così che Martin Scorsese ci getta nel suo primo film in 3D, Hugo Cabret, del quale il Festival del cinema di Roma ha mostrato oggi una manciata di minuti. Scorsese non ha paura della tecnologia stereoscopica e ci si diverte come un bambino senza dimenticare che i veri effetti speciali sono i sentimenti. Sono bastati questi pochi minuti infatti per far capire che il libro illustrato di Brian Selznick, "un misto di graphic novel, fumetto e narrazione", come lo descrive lo stesso autore al festival, ha trovato un degno interprete cinematografico nel regista di Quei bravi ragazzi e Toro scatenato.
E dopo queste prime immagini, arrivate a Roma solo un'ora prima dell'incontro con pubblico e stampa, possiamo scommettere che la violenza di quei film si trasformerà in intensità emotiva. Il film completo approderà nelle sale italiane il 2 febbraio, distribuito da Rai Cinema. Da quel che abbiamo visto, il 3D secondo Scorsese recupererà il gusto della magia che appartiene al cinema fin dagli inizi, tant'è che la storia di Hugo Cabret si ispira al Viaggio nella luna di Georges Méliès. "Non poteva essere altrimenti, visto al centro c'è un bambino e la narrazione dipende da lui", conclude Selznick.

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