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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2011 alle ore 10:46.

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Red carpet per Richard Gere, al quale la sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma che gli ha attribuito il premio Marc'Aurelio. Oggi il premio, ieri tappeto rosso e bagno di folla per l'attore che ha introdotto la proiezione di "Days Of Heaven" di Terrence Malick, secondo film della sua lunga carriera. Gere era accompagnato dalla moglie Carey Lowell che non aveva mai visto questo film uscito in sala 33 anni fa. Gere, che ha attualmente 62 anni, ha fatto una passerella nel segno della tolleranza e di quel buddismo che pratica da quando aveva 22 anni. Si è soffermato a parlare con i giornalisti e si è fatto fotografare dai suoi fan.

All'attore il premio Marc'Aurelio per la carriera
Gere che oggi ha ricevuto al Festival di Roma il Marc'Aurelio d'oro per la sua carriera di attore. Non ha mancato di ricordare anche sul tappeto rosso l'importanza che ha per lui la famiglia. Il suo sogno e il suo futuro sono nel figlio di 11 anni (Homer James Jigme). Prima della proiezione stampa Gere ha salutato il pubblico con «buonasera Roma» e poi ha ricordato come il film di Malick abbia la musica di Ennio Morricone: «l'ho conosciuto oggi per la prima volta e devo dire che ero emozionato».

Una curiosità: Gere dimentica la Lupa in Campidoglio
Sarà stato il jet lag (arrivava direttamente da New Delhi), o forse l'emozione di ricevere la Lupa, statuetta simbolo di Roma, dalle mani del sindaco Gianni Alemanno. Fatto sta che Richard Gere mercoledì mattina, dopo aver ringraziato «con emozione ed umiltá» per il riconoscimento offerto in Campidoglio per il suo impegno sociale, nel trambusto di fan e giornalisti che lo assediavano ha dimenticato lì la statuetta. I commessi d'aula non si sono però scoraggiati, e, su indicazione del sindaco, hanno provveduto a recapitare il premio all'attore presso l'Hotel de Russie, dove, durante il soggiorno romano, alloggia Gere.

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