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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2011 alle ore 08:12.

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Fisso, variabile, ma anche "diplomatico". "Con paracadute" o a "conto corrente", per switch o "con cap", per "ristrutturazione" o in modalità "ponte". Quando si parla di mutuo le cose da sapere non sono mai abbastanza. Anzi, l'esperienza dice che le cose che sanno gli oltre quattrocentomila italiani che ogni anno stipulano un mutuo ipotecario sono davvero poche.

Spesso il loro raggio di azione si limita alla scelta fra "fisso" o "variabile", con una predisposizione per la seconda opzione che - almeno nell'immediato - consente di pagare interessi più bassi, ma che non di rado si trasforma poi in un incubo quando la rata si gonfia in modo eccessivo e lo stipendio diventa clamorosamente "leggero". Un atteggiamento "pigro", quello verso il mutuo, che è riconducibile allo scarso livello di conoscenze economiche che caratterizza generalmente gli italiani. E che costa non poco. Come dimostra "Il mutuo perfetto", il libro scritto dal giornalista Vito Lops e appena mandato in libreria per i tipi del Sole 24 ore.

Un volume che - come chiarisce l'autore sin dall'introduzione - propone un cambio radicale di atteggiamento nei confronti del mutuo: non più "strumento di debito", ma addirittura "forma di investimento". «La forbice del guadagno (inteso come minori costi sostenuti in termini sia di interessi sia di spese accessorie) tra il mutuo perfetto e un mutuo pigro si aggira fra i 40 e gli 80mila euro su un mutuo di 150mila», chiarisce Lops sin dalle prime battute, sottolineando come possa «superare anche 3mila euro l'anno, spalmati su un mutuo medio della durata di 25 anni».

Cifre che danno da pensare e che da sole basterebbero ad "investire" un po' di tempo nella lettura di questa sorta di "manuale" del mutuo conveniente. Manuale scritto con un linguaggio chiaro e corredato da grafici e tabelle che fanno capire - ad esempio - "come cambia la rata in caso di rialzo dei tassi nell'ipotesi di un mutuo a 20 anni a tasso variabile" o come incidono "le penali su rimborso/estinzione anticipata del mutuo".
Il libro vuole essere inoltre una guida «per monitorare le condizioni del contratto nel corso dell'intero periodo di rimborso». E, come ogni guida che si rispetti, prende con mano il lettore e lo accompagna verso la firma di quel contratto che spesso finisce col condizionare la qualità finanziaria della sua vita.

La prima parte del libro contiene i "programmi da memorizzare nel pannello di controllo mentale", dunque le "istruzioni di bordo" e le diverse tipologie di mutuo. La seconda parte fornisce, invece, gli strumenti per individuare il "tasso perfetto" - anche in relazione al profilo di rischio del lettore - e indica "come mantenere la rotta giusta" in presenza di "scenari diversi". Alla fine di ogni capitolo, il lettore ha a disposizione un test che gli consente di ripassare quanto ha imparato e di procedere, dunque, nel modo migliore possibile verso quel "mutuo perfetto" promesso dal titolo del libro.

La differenza fra un mutuo "pigro" e uno "perfetto" sta infatti nella quantità di informazione a disposizione del mutuatario: più è alto il gap informativo fra "venditore" e "prenditore" di mutui, più è probabile che il mutuo si trasformi in un vero e proprio salasso per chi lo contrae. Basti pensare che - come ricorda lo stesso Lops - il giorno in cui firma il contratto «il mutuatario medio butta via 2-3 anni di lavoro». Una ragione in più per stare attenti e leggere con attenzione il libro che - parafrasando il titolo di un celebre film di Woody Allen - vi dice tutto quello che avreste voluto sapere sul…mutuo, ma non avete mai osato chiedere. O, qualora l'aveste fatto, nessuno aveva ancora risposto in modo esauriente. E soprattutto chiaro.

Vito Lops
Il mutuo perfetto
Gruppo 24 ore
Pagg. 156, euro 19

Ulteriori info su www.iltuomutuoperfetto.it

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