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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2012 alle ore 19:05.

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Che posto ha la filosofia nella cultura europea? La parola "cultura" si usa in modi diversi. Tra gli altri, ce n'è uno introdotto dagli antropologi per denotare l'insieme dei modi di vivere in una società: usanze matrimoniali, riti funebri, abbigliamento, danze o cucina, maniere in cui i suoi membri si rapportano l'uno all'altro, e cose del genere. Si tratta di un uso legittimo e utile, ma non credo sia ciò che, nella domanda iniziale, si intende per "cultura". Stiamo parlando invece di quel che si potrebbe chiamare "cultura alta", di ciò che caratterizza la persona colta.

Che cosa rientra nella cultura alta e in base a quali criteri? In primo luogo, essa richiede una grande abilità da parte dei suoi creatori. In secondo luogo, e fattore più importante, deve dare piacere ma, nel farlo, deve elevare l'anima o la mente. La musica, la letteratura, le belle arti soddisfano entrambe le condizioni. Si noti che il secondo criterio non può esserne uno degli intenti diretti, altrimenti la religione farebbe parte della cultura alta. Una persona colta può essere devota, ma non lo è necessariamente. Nell'espressione "cultura popolare", la parola "cultura" non ha il senso datole dagli antropologi né quello che ha nell'espressione "cultura alta". La cultura popolare comprende solo ciò che la maggior parte della popolazione, detta un tempo "le masse" e oggi "la gente", apprezza o da cui trae piacere. Singoli membri della popolazione possono apprezzare elementi della cultura alta, la pittura o la musica classica per esempio, e goderne senza l'ausilio di un'educazione superiore. Oggi la regola non è questa, tuttavia. La cultura popolare sta al gusto popolare per certi ingredienti della cultura alta come la musica popolare e pop stanno alla musica classica. Il confine tra cultura alta e popolare è facile da tracciare nel caso della musica, ma è quasi inesistente in altre arti, soprattutto nel cinema.

Abbiamo scelto due criteri per l'appartenenza alla cultura alta: l'abilità dei suoi creatori e l'elevazione dell'anima o della mente. Ce n'è un terzo che si può vedere nella matematica. Tale disciplina soddisfa i primi due criteri perché richiede grande abilità e possiede una bellezza intellettuale che non si trova altrove. Nell'antica Grecia una persona colta avrebbe di certo avuto conoscenze matematiche, traendone piacere, e si sarebbe aspettata che altri ne avessero. Da allora le cose sono cambiate. Oggi non si può dire che la matematica faccia parte della cultura europea. La sua pratica richiede grande abilità, è indubbio che elevi la mente, ma, al contrario della musica, fa parte della vita di pochissime persone.

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