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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2012 alle ore 08:14.

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Ha ragione Gennaro Acquaviva quando scrive (nel volume curato con Marco Gervasoni) che il rapporto tra socialisti e comunisti negli anni di Craxi, depurato dalle banali vulgate, «non è una questione archeologica». In questo tramonto della seconda fase della Repubblica, è bene riflettere sulle ragioni che nel 1992-94 portarono all'egemonia di una destra berlusconiana, sterile e populista, e alla mancata formazione di una moderna sinistra riformatrice, decantata dalla tradizione comunista. Bettino Craxi, segretario del Psi nel 1976 e presidente del Consiglio nel 1983, aveva tentato di conferire autonomia, forza e progettualità a un socialismo democratico e liberale non subalterno al Pci e alla Dc che fin dal 1948 avevano dominato il bipartitismo imperfetto. Ma era stato proprio quel «duello a sinistra» (secondo la felice espressione di Giuliano Amato e Luciano Cafagna), ingaggiato dal socialismo craxiano contro l'eurocomunismo italiano a divenire il principale bersaglio di Enrico Berlinguer, tutto proteso al dialogo con i cattolici, e dei suoi epigoni convertiti strumentalmente al giacobinismo giudiziario. La corruzione di tangentopoli, da cui Craxi con la classe dirigente del Psi erano stati catturati per rincorrere i poteri finanziari democristiano e comunista, finì così per offrire il pretesto ai comunisti per riscattarsi dalla crisi del Muro di Berlino e per eliminare una forza politica che stava divenendo un pericoloso concorrente a sinistra.
Nel volume, frutto di una vasta ricerca della Fondazione socialismo di Acquaviva e Luigi Covatta, compaiono sia saggi di intellettuali d'area come Luciano Cafagna, Piero Craveri, Luciano Pellicani, Silvio Pons e Simona Colarizi, che testimonianze di alcuni dei maggiori protagonisti del tempo tra cui Emanuele Macaluso, Claudio Signorile, Carlo Tognoli, Rino Formica, Umberto Ranieri, Claudio Petruccioli, Fabrizio Cicchitto, Gianni De Michelis, Claudio Martelli e Giorgio Benvenuto. Si tratta di una raccolta di testi utile a chi vuole fare una storiografia spoglia di luoghi comuni. Merita perciò di essere meditata dalle nuove generazioni a corto di buona memoria del recente passato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Socialisti e comunisti negli anni
di Craxi, a cura Gennaro Acquaviva
e Marco Gervasoni, Marsilio,
pagg. 400, € 29,00

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