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Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2012 alle ore 14:07.

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Paolo Fresu (Olycom)Paolo Fresu (Olycom)

Per l'antropologo francese Marc Augé, i «non luoghi» sono quei posti perfettamente uguali a sé stessi in qualunque parte del mondo ci si trovi: campi profughi, autostrade, aeroporti e grandi centri commerciali. Curioso che in tempi di crisi finanziaria, economica e di domanda d'intrattenimento, tra platee deserte e locali storici che chiudono, rischino di diventare gli ultimi presidi in cui ascoltare musica dal vivo. A gratis, per giunta.

Da su a giù, infatti, lo Stivale brulica di concerti, presentazioni di dischi, incontri con i fan e jam organizzate tra outlet e centri commerciali. L'ultima kermesse, in ordine di tempo, si chiama proprio «Non luoghi musicali (musica senza confini)» e parte stasera al Centro commerciale Campania di Marcianise con doppio live act del duo Gianluigi Trovesi-Gianni Coscia, reduce da un'incisione per la prestigiosissima Ecm, e della Raffaele Casarano Other Locomotive.

Musica «alta» tra gli scaffali
Una rassegna parecchio ambiziosa che propone ben 14 concerti: una sezione di jazz, una di pop e una di musica contemporanea affidate rispettivamente alle direzioni di Enrico Pieranunzi (suona il 24 febbraio col trio americano), Bugo (17 febbraio) e all'ensemble Sentieri Selvaggi (9 marzo). In cartellone ci sono pure gli ungheresi dell'Amadinda Percussion Group (23 marzo), le suggestioni franco-nipponiche del Chihiro Yamanaka Trio (20 aprile), il talento cantautorale di Brunori (30 marzo), gli inossidabili Casino Royale (27 aprile) e, in chiusura, il 4 maggio la tromba di Paolo Fresu.

E la Corio paga
L'accesso alle esibizioni è rigorosamente gratuito, quando necessario su prenotazione: a finanziare la kermesse è la multinazionale olandese Corio, proprietaria dell'ipermercato casertano. «La casa madre - racconta il direttore marketing del Centro commerciale Valerio Borgianelli, percussionista prestato alla Gdo - incoraggia le iniziative che aprono i nostri spazi all'intrattenimento. Stavolta abbiamo voluto scommettere sulla qualità dell'offerta musicale, certi che il pubblico premierà la scelta». Scommettere eccome: per organizzare la rassegna, è servito il contributo della facoltà d'ingegneria della Seconda università di Napoli che ha riprogettato l'acustica dell'impermercato.

Talent show e vecchie glorie
L'esperienza casertana rappresenta comunque una felice eccezione: i centri commerciali italiani sono popolati per lo più da giovani freschi di talent show e vecchie glorie. L'idolo del terzultimo X-Factor, Marco Mengoni, è per esempio un habitué di certe situazioni: dall'outlet di Valdichiana al Centro commerciale Megalò di Chieti ha macinato grandi esercizi con la capillarità di un corriere espresso. Stesso dicasi per l'ex star di Amici e vincitore di Sanremo 2009, Marco Carta. Due anni fa gli utenti del Serravalle Outlet di Alessandria ballarono la bossa nova con Toquinho e fu un successone, mentre Dionne Warwick, già musa di Burt Bacharach, in tour per i Designer Outlet di tutta Italia dimostrò di saperci ancora fare.

La profezia di Bono & co. Si vede che quanto gli U2 fecero nel '97 - quando trasformarono gli stadi di mezzo mondo in supermarket per il PopMart Tour - non era una provocazione, ma una profezia. Gli imperativi, oggi, a quanto pare sono tre: produci, consuma, ascolta.

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