Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2012 alle ore 17:37.

My24
Una scena dal film "Albert Nobbs"Una scena dal film "Albert Nobbs"

Sul grande schermo si guarda sempre più nostalgicamente al passato. Dopo lo straordinario «Hugo Cabret», uscito la scorsa settimana, con il quale Martin Scorsese omaggiava George Méliès ricreando la magia del cinema delle origini, in questo weekend è il turno di «Albert Nobbs», un vero e proprio melodramma d'altri tempi in cui le vite dei protagonisti ricordano la tragica ineluttabilità del destino dei personaggi di tante pellicole del cinema muto.

Tratto da un racconto di George Moore, il film, ambientato nell'Irlanda ottocentesca, ruota attorno a una donna, Albert Nobbs, che decide di fingersi uomo per poter lavorare come maggiordomo in un albergo di Dublino. La sua quotidianità procede regolarmente fino all'incontro con un'altra donna, che si è trovata costretta a fare la sua stessa scelta.
Il poco conosciuto regista colombiano Rodrigo García riesce a ottenere buoni risultati grazie a un'efficace messa in scena, perfettamente scandita da un preciso lavoro di montaggio, e a un'ottima direzione di attori davvero in stato di grazia: dall'esperto Brendan Gleeson alla giovane Mia Wasikowska.

Seppur l'intero cast funzioni da manuale, non si può che rimanere entusiasti della straordinaria performance di Glenn Close, nei panni della protagonista, che fin dal primo sguardo riesce a trasmettere la profonda solitudine del suo personaggio. Meriterebbe il premio Oscar come miglior attrice, anche se la grande favorita per i bookmaker rimane Meryl Streep per «The Iron Lady».

Altro film di matrice colombiana, che arriva questo venerdì nelle nostre sale, è «La verità nascosta» di Andrés Baiz. Al centro di questa curiosa storia vi è il giovane direttore d'orchestra Adrián, da poco abbandonato dalla sua fidanzata Belén, scomparsa senza lasciare tracce. Mentre lui si consola con il successo professionale e con un'altra ragazza, il mistero sulla sparizione di Belén si fa sempre più fitto.

Seppur il soggetto sia indubbiamente interessante, l'impianto narrativo del film diventa ingenuo e poco credibile col passare dei minuti. Le crudeli dinamiche relazionali tra i tre protagonisti potrebbero risultare realistiche, ma la sensazione che l'intera pellicola sia stata del tutto costruita a tavolino è sempre dietro l'angolo. Tra le note negative, anche la pessima interpretazione dell'impalpabile attore Quim Gutiérrez.

Se per questi due film non sono previsti grandissimi incassi ai botteghini, sarà davvero interessante vedere gli esiti al box office di «Star Wars ep. I-La minaccia fantasma», che torna nelle nostre sale, a tredici anni di distanza dalla sua prima uscita, in una nuova versione rimasterizzata in 3d.

Per chi conosce il regista George Lucas, non sorprende che abbia deciso di riproporre sul grande schermo la sua saga in sei parti, iniziata nel 1977, approfittando della recente rivoluzione stereoscopica.
«La minaccia fantasma» non è certo tra gli episodi migliori, soprattutto a causa di eccessive lungaggini nelle battaglie e nella ridondante parte iniziale, ma serve a definire quello che avverrà nei due capitoli immediatamente successivi. Il 3d ne accresce comunque la spettacolarità, in particolare nella sequenza della corsa degli sgusci, ma staremo a vedere se potrà bastare a convincere anche le generazioni più giovani.

In conclusione, da segnalare l'uscita della commedia italiana «Com'è bello far l'amore» di Fausto Brizzi, anch'essa in 3d (seppur quasi mai pervenuto): considerando i gusti più recenti del pubblico nostrano, appare l'unico titolo in grado di scalzare «Benvenuti al Nord» dalla vetta del box office.

I siti ufficiali
Albert Nobbs
La verità nascosta
Star Wars: ep. I - La minaccia fantasma

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi