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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2012 alle ore 18:30.

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Di un regista come Terrence Malick, avverso al contatto col pubblico, si può dire con certezza che obbedisca alla regola dei pochi ma buoni.
Celebre per essere un "centellinatore" di pellicole (a oggi sono solo cinque i lungometraggi da lui diretti in quarant'anni di carriera), si distingue immancabilmente per apporre la firma solo ed esclusivamente a prodotti di eccellente qualità. E rientra in questo poco affollato novero anche il suo più recente «The Tree of Life», con Brad Pitt, Sean Penn e Jessica Chastain, che si presenta alla notte degli Oscar con le due nomination più importanti, miglior film e miglior regia, a cui si accompagna una terza, meritatissima, per la miglior fotografia.

Difficile riassumere i contenuti di un'opera che ha visto nascere intorno a sé un fitto dibattito critico e che racchiude una serie di riflessioni di una profondità davvero rara da ritrovare nel cinema contemporaneo. Con occhio registico cristallino e magniloquente allo stesso tempo, Malick accompagna lo spettatore, estasiandolo e stordendolo, ad assistere all'incontro-scontro tra Grazia e Natura sulle cui fondamenta si costruisce, in un certo senso, la vita stessa. E lo fa alternando le vicende familiari dei fratelli O'Brien, ripercorse a ritroso da uno dei tre (un Sean Penn deluso dai tagli drastici che il regista ha operato al suo ruolo), alle immagini intrise di misticismo e potenza del mondo che nasce, cresce e inizia a vivere.

Visioni impressionanti e un uso magistrale della luce si accompagnano a una colonna sonora di straordinario impatto (su tutte, spicca indiscussa la «Lacrimosa» dal requiem di Zbigniew Preisner) nella costruzione di un'opera monumentale, a confronto della quale si è scomodata persino una pietra miliare indiscussa come «2001: Odissea nello Spazio» di Stanley Kubrick.
Chissà se dopo il successo a Cannes, dove il film ha vinto la Palma d'Oro, Malick riuscirà a sbaragliare l'agguerrita concorrenza e a portare a casa almeno una (quella per la miglior fotografia è la più probabile) delle ambite statuette dell'Academy.

Le schede dei film candidati >>

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