Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2012 alle ore 14:50.

My24

A volte ritornano. Una serata degli Oscar non è completa senza il come back di un grande attore dimenticato. E, purtroppo, Gary Oldman fa parte di questa categoria, vittima di un carattere spigoloso, di qualche scelta sbagliata, di una carriera molto discontinua e di una vita privata tormentata, in passato, da problemi di alcolismo. Ma nessuno può discuterne la bravura, evidente nella sua grande capacità di camuffarsi e raccontare anime inquiete e profondamente diverse fra loro. Al cinema lo vediamo, dopo ottimi successi a teatro, a partire nel 1986: Alex Cox lo sceglie per interpretare l'icona del Punk Sid Vicious nel durissimo biopic Sid & Nancy.

Da lì parte un curriculum che si divide tra interpretazioni commerciali e grandi prove d'attore e d'autore. Sarà il Conte Dracula per Francis Ford Coppola e Lee Harvey Osvald per Oliver Stone in JFK- Un caso ancora aperto, ma molti lo ricordano per la battuta pronunciata, ingoiando un'anfetamina, in Leòn di Luc Besson: "adoro la calma prima della tempesta". Sempre negli anni '90 Schnabel lo sceglie per essere Albert Milo in Basquiat e poi Gary riesce a scucire uno dei suoi migliori cachet per una delle sue peggiori interpretazioni, il terrorista di Air Force One. Da quel 1997 inizia il declino- farà persino due adorabili comparsate nella serie Friends- interrotta nel 2004 dalla scelta azzeccata di accettare la parte di Sirius Black nella saga di Harry Potter, di cui sarà "maestro" nel film, ma anche fuori dal set (diventando amico di Daniel Radcliffe).

Ma è un'altra saga a ricordarci che grande attore sia, ovvero i due Batman di Christopher Nolan, che lo sceglie per essere il tenente Gordon, onesto e triste (ci sarà anche nel terzo, Il cavaliere oscuro- Il ritorno). Il suo capolavoro però è proprio ne La talpa: il suo protagonista, il suo old man, è un concentrato di sentimenti repressi e depressi, pieno di contraddizioni e non detti, un ossimoro vivente come quel soprannome "Smiley" su una faccia incredibilmente somigliante a quella di Arnaldo Forlani. La sua recitazione trattenuta e "sotto voce" è la ciliegina sulla torta di un gioiello cinematografico e di un cast clamoroso. A 54 anni, Oldman meritava la sua prima nomination. E forse anche qualcosa in più.

Torna all'articolo

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi