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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2012 alle ore 14:51.

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L'ultimo divo. George Clooney, regista e attore tra i più apprezzati degli ultimi 15 anni, con le due nomination di quest'anno- miglior sceneggiatura non originale per Le idi di marzo, miglior protagonista per Paradiso amaro- arriva a sette candidature, in sei anni, al massimo riconoscimento cinematografico. Lo ha vinto una volta sola, come non protagonista, per il film Syriana, ma rimane indubbio il valore di questo splendido cinquantenne, sempre al centro delle cronache di gossip per i suoi amori a tempo- tra cui quello con l'italiana Elisabetta Canalis- oltre che di quelle cinematografiche. Con la fama è arrivata anche la straordinaria capacità di sfruttare al meglio il suo talento.

Dote, probabilmente, sviluppata nella profonda amicizia-sodalizio con Steven Soderbergh, che lo ha portato a una gestione umile e oculata della sua carriera: mai ammalato di protagonismo, spesso da regista ritaglia per sé interpretazioni marginali ma fondamentali- vedi Good night, and Good Luck e Le idi di marzo- o protagonisti lontani da quell'immagine da bello e impossibile, ruoli in cui la fragilità e la sensibilità sono centrali. E in Paradiso amaro, film per molti versi incompleto e non del tutto riuscito, la perla è proprio lui, quel padre-marito in difficoltà di fronte alle verità scomode che è costretto ad affrontare.

Le sue corse goffe, i suoi sguardi dolenti, il rapporto con le figlie e i sentimenti contrastanti per la moglie in coma sono parte di un'interpretazione davvero notevole e non facile. Un'altra prova del suo eclettismo. Può essere un uomo qualsiasi anche dopo aver fatto innamorare tutti nella parte del Dottor Ross nella mitica serie tv E.R., essere stato l'adorabile e divertente Danny Ocean nella trilogia Ocean's Eleven, Twelve e Thirteen, persino dopo aver vestito il costume del peggior Batman della storia, quello di Joel Schumacher. Riuscirà a vincere la diffidenza e l'invidia di molti colleghi e a vincere il suo secondo Oscar? I suoi avversari sono ossi duri, ma lui arriva all'ex Kodak Theatre forte di una delle sue migliori performance.

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