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Questo articolo è stato pubblicato il 04 marzo 2012 alle ore 08:18.

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Per lunghi anni Paolo Merlini, un piccolo industriale marchigiano, ha viaggiato e predicato contromano, in perfetta solitudine nella sua convinzione che anche in Italia si possa viaggiare on the road con gli autobus di linea, le corriere. Il modello sono naturalmente i Greyhound americani, i torpedoni azzurri che corrono lungo le highway e sostano nelle stazioni art déco degli anni Trenta. Certo noi invece del fascinoso simbolo del levriero (greyhound appunto) abbiamo decine di sigle improbabili da esercizio di logopedia – Sad (Alto Adige), Saf (Udine), Contram (Macerata), Cotral (Lazio), Sita (in varie regioni)... – i cui orari vanno oltretutto combinati con pazienti ricerche su internet. Ma, a parte questo, sono di solito compagnie piuttosto efficienti, che tessono una rete capillare di linee extraurbane attraverso tutta la provincia italiana. E c'è spazio anche per viaggi più avventurosi: per esempio – l'ho provato personalmente – si può attraversare l'Italia in una notte dal Salento a Milano con gli autobus della società Marino, che propone una partenza quotidiana.
Nonostante i pregiudizi sui trasporti pubblici nazionali, questi mezzi sono quasi sempre nuovi o in buono stato, puntuali, decisamente economici. Dopo avervi trasportato comodamente ed ecologicamente per strade secondarie attraverso tutta la bellezza di quell'Italia che così, tanto per dire, chiamiamo "minore", vi lasciano puntuali nel centro storico cittadino a pochi passi dai monumenti più famosi. Aggiungete che si viaggia a due metri e mezzo d'altezza e dunque con un punto di vista sul paesaggio davvero particolare, che il biglietto è economico, che non occorre preoccuparsi di traffico e parcheggio e che spesso l'autista si trasforma in un improvvisato cicerone consigliando visite, osterie, alloggi.
Di norma Paolo Merlini è il solo turista a bordo, confuso nella folla di casalinghe, anziani che regolarmente contravvengono al divieto di parlare all'autista, allievi di scuole di calcio già in pantaloncini e scarpette, giovani, mamme con bambini, professori e professoresse, studenti universitari fuori sede, extracomunitari... un'umanità variegata con cui è facile attaccare discorso e che è un'altra delle attrattive di questo viaggio.
E dunque? E dunque niente. Fallimento totale, su tutta la linea. L'auto in Italia non si tocca e stagione dopo stagione, tratta dopo tratta, Paolo Merlini non ha convinto proprio nessuno, forse neanche la moglie che ne sopporta stoicamente le ripetute assenze, ma almeno ha accumulato parecchio materiale per questo libro di viaggio davvero originale, fitto di informazioni che lo rendono anche una guida perfetta per chi volesse (ma non vorrà) ricalcarne le orme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paolo Merlini, L'arte del viaggiare lento. A spasso per l'Italia senz'auto, Ediciclo, Portogruaro, pagg. 176, € 14,50

langhe
Con gli autobus si possono girare comodamente le Langhe e visitarne le cantine vinicole potendo approfittare delle degustazioni senza la paura di superare i limiti dell'alcolemia. Sentite il dolce suono delle fermate: Alba - Gallo - Castiglione Falletto - Bussia - Annunziata - Ponte Rocca - Barolo - Novello - Bivio Fontanafredda - Serralunga - Roddino - Monteforte - Monchiero - Dogliani... Quasi un mantra!
Per consultare gli orari e le tratte si può consultare il sito dell'Autolinea delle Langhe: www.gtt.it

alta valle stura
È disponibile un collegamento giornaliero tra Cuneo e Argentera, in alta valle Stura. La linea è la Cuneo - Demonte - Vinadio: qui giunti si cambia e un minibus porta i fortunati passeggeri fino ad Argentera, a un passo dal Colle della Maddalena. È su questa strada che Mario Ferretti aprì la radiocronaca della 17ª tappa del 32° Giro d'Italia con le famose parole: «Un uomo solo è al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi».
Per informazioni: Ati Trasporti Interurbani, www.atibus.it

verso recanati
Raggiungere Recanati in corriera è pratico, comodo e rilassante. Si parte da Civitanova Marche, prima tappa Macerata: l'autostazione è vicino ai giardini Diaz, dove c'è l'ascensore per il centro. Dopo una passeggiata e magari un piatto di vincisgrassi, raggiungiamo il «natio borgo selvaggio» in bus: 35 minuti di estasi paesaggistica. Il capolinea è alle spalle della bellissima Piazza Giacomo Leopardi. Lungo la strada per la casa natale del poeta s'incontra anche il museo di Beniamino Gigli, all'interno
del Teatro Persiani.
www.contrammobilita.it

campania
Da Napoli a Sorrento si va con la Ferrovia circumvesuviana ed è già un bel viaggio. Appena fuori dalla stazione di Sorrento trovate gli autobus. Non potete sbagliare: complici i tanti turisti anglosassoni, al bus stop si fa la fila come a Londra. Ad Amalfi il piazzale delle corriere è praticamente sul molo. Scendi, ti giri, attraversi la strada e sei già sui ripidi gradini del Duomo. Un tuffo nel "mare di Ulisse", due spaghetti con le vongole e poi la coincidenza per Maiori e Salerno.
Sita Campania: www.sitabus.it

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