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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2012 alle ore 19:39.

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Cara professoressa Frugoni, la realizzazione dell'Auditorium di Padova non comporterà alcun rischio per la Cappella degli Scrovegni. Infatti, non solo rispetteremo alla lettera le prescrizioni dello studio condotto da tre idraulici di chiara fama, ma elimineremo il piano interrato e quindi non si verificheranno scavi.

Io la stimo come storica e come medievalista (sono peraltro un attento lettore dei suoi libri su San Francesco e sul ciclo degli affreschi di Giotto) e sono certo che condivide la scelta di affidare a illustri professori di ingegneria idraulica le indagini sull'area degli Scrovegni.

Le loro ricerche hanno dimostrato che costruire in piazzale Boschetti non comporta alcun rischio per la Cappella sotto la quale, nel cosiddetto Cenobio, non esistono polle sorgive, come lei afferma.

L'area non era destinata a verde pubblico – altra affermazione non vera – ma a edilizia residenziale e direzionale per 34.000 metri cubi.

In tutta l'area a nord del Piovego, fino agli anni Sessanta, era presente una prima zona industriale: il Gasometro comunale era situato dove stanno realizzando l'intervento privato (barconi con il carbone arrivavano sul Piovego di fronte alla Cappella e venivano scaricati con una gru ponte nel suddetto sito); la fabbrica Zedapa era in attività dove sorge da anni la banca Antonveneta; la fabbrica chimica Cledca era situata dove c'è attualmente il parcheggio multipiano; in Piazzale Boschetti, fino a tre anni fa, c'era la stazione delle corriere extraurbane con il relativo lavaggio dei pullman. Non si tratta quindi di aree verdi o comunque rese edificabili in una situazione di assenza di cubature, ma di zone dove a una presenza industriale si sostituisce una presenza residenziale e direzionale.

Nessun dissesto all'orizzonte, ma il contrario: un generale miglioramento della situazione preesistente. Prima la Cappella degli Scrovegni era circondata da attività industriali, ora da presenze più adatte a un contesto urbano. Nell'ex piazzale Boschetti vogliamo realizzare un'opera che valorizzerà la vocazione culturale di quella parte di città. Concordo con lei che la Cappella degli Scrovegni appartenga all'umanità e ritengo che siano utili studi ulteriori su come garantire la sua assoluta sicurezza sotto ogni profilo. In questo senso l'amministrazione comunale ha sempre operato e intende continuare, accogliendo anche i suoi suggerimenti e coinvolgendo il ministero dei Beni culturali.

Altra cosa è sostenere irragionevolmente che un intervento distante e isolato rispetto alla Cappella possa interferire con essa. Le ricordo che i due siti sono separati dalle mura cittadine e da un fiume che, con il suo livello, condiziona anche l'altezza della falda di superficie.

Lo studio degli ingegneri idraulici, infatti, non si è rivolto al rischio di allagamenti resi impossibili dalla legge dei vasi comunicanti, ma al remotissimo rischio che – emungendo acqua dallo scavo dell'Auditorium – si potesse determinare in profondità una modifica dello stato di "pressione efficace" negli strati di limi e argille sotto la Cappella stessa.

Questo rischio ridottissimo diventa zero se si evita l'uso di pompe e, in ogni caso, ho già verificato che il progetto può essere realizzato senza la parte interrata. Quindi, per eliminare ogni preoccupazione, non scaveremo nell'area di Piazzale Boschetti.

La salvaguardia degli Scrovegni è per Padova un'assoluta priorità e tutti i contributi per difendere il capolavoro di Giotto sono graditi. La realizzazione dell'Auditorium arricchirà l'offerta culturale cittadina senza comportare alcun pericolo per la Cappella.
Sindaco di Padova

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