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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2012 alle ore 11:10.

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Avviso ai lettori: i libri non nacquero per il piacere dei vostri occhi ma al massimo per quello delle vostre orecchie. Non per essere letti, quanto piuttosto per essere ascoltati. La letteratura partì «orale», per poi diventare «scritta» a distanza di un bel po' di secoli. «Orale» e spesso accompagnata da arti sorelle, come la musica e la recitazione.

Il fatto divertente è che l'arte letteraria, nell'epoca della riproducibilità 3.0, stia tornando a sorpresa a farsi orale. Guardatevi in giro: dalle librerie ai teatri, dai social network alle immortali frequenze radiofoniche è tutto un fiorire di reading in cui scrittori - in molti casi di primissimo piano – leggono e interpretano le proprie «sudate carte» incrociando la voce con basi di musica elettronica, improvvisazioni noise e jazzistiche.
Generazione RaiTunes. Apripista di questa tendenza che raccoglie sempre più proseliti può essere considerato Alessio Bertallot, già front leader degli Aeroplani Italiani, la band che nei primi anni Novanta portò il rap a Sanremo (ve la ricordate «Zitti zitti»?). Da due anni è autore e conduttore di RaiTunes, contenitore radiofonico di Radio2 Rai, in onda dal lunedì al venerdì dalle 22.40 a mezzanotte, all'interno del quale ne succedono delle belle.

La sezione Mashup del programma, per esempio, ha visto fino a questo punto il coinvolgimento di scrittori del calibro di Giancarlo De Cataldo e Alessandro Baricco nonché di protagonisti della scena musicale italiana prestati alla letteratura come il cantate dei Baustelle Francesco Bianconi: nel corso della trasmissione hanno letto pagine di opere proprie o di autori che li hanno influenzati su basi elettroniche e dub del dj Franky B aka Criptic Monkey. Un vero e proprio «frullatore di emozioni» premiato da ottimi ascolti. Non ci sarebbe da stupirsi se Bertallot decidesse di esportare questo format, ampiamente condiviso dagli utenti dei social network, ad altri media (sarebbe una bella boccata d'ossigeno nel panorama asfittico della tv italiana, per esempio) o di invadere circoli culturali e caffè letterari.

E il radiodramma diventa «Autorevole». Di notevole interesse è anche il progetto «Autorevole» lanciato dalla Fonderia Mercury di Milano che sta coinvolgendo, tra gli altri, narratori del calibro di Carlo Lucarelli, Sandrone Dazieri, Pino Corrias e Massimo Carlotto. L'esperimento ideato da Sergio Ferrentino funziona così: gli scrittori concepiscono i testi originali di quelli che una volta venivano chiamati radiodrammi. I testi in questione vengono messi in scena, in presenza di pubblico pagante, al teatro Elfo Puccini da attori professionisti. La registrazione dello spettacolo può essere poi acquistata e ascoltata in podcast direttamente dal sito web della Fonderia Mercury. Dal concetto di radiodramma si passa così a quello di audiodramma, forma di oralità letteraria più in linea con i tempi. Il «Radiogiallo» di Lucarelli, in scena a fine febbraio, ha riscosso grandi consensi. Adesso tocca a «Il contabile e le murene» di Corrias (24 marzo) e a «Le madri atroci» di Dazieri (28 aprile).

Salviamo la storia. Chi vuole rifarsi le orecchie con un po' di letteratura contaminata da altri linguaggi artistici ha comunque l'imbarazzo della scelta. A Torino, per esempio, c'è il Circolo dei Lettori, «primo spazio pubblico italiano dedicato ai lettori e alla lettura sia individuale che in gruppo», per stessa definizione di chi lo anima. Il reading è di casa da queste parti. Il progetto «Save the story», realizzato in collaborazione con la Scuola Holden, ha fatto sì che alcuni classici della letteratura internazionale (da «Delitto e castigo» a «Cyrano de Bergerac» ai «Promessi sposi») venissero «riscritti» da romanzieri contemporanei quali Abram Yeoshua, Stefano Benni e Umberto Eco. I loro adattamenti sono stati poi affidati alla voce di attori professionisti, per la gioia delle orecchie del pubblico che ha potuto ascoltare Vincenzo Pirrotta interpretare il «Don Giovanni» nella versione di Baricco e Licia Maglietta alle prese con il capolavoro manzoniano rivisto da Eco.

Habitué delle contaminazioni tra parola letta altre forme d'arte è anche lo scrittore Michele Mari: ogni sua presentazione è una specie di happening. Per «Rosso Floyd» (Einaudi, euro 20, pp. 281), libro dedicato a Syd Barrett, controverso fondatore dei Pink Floyd, ha incrociato musica da camera e videoarte. Per il nuovo «Fantasmagorie» (Einaudi, euro 18, pp. 155) ha sciolto insieme jazz ed elettronica. Buona lettura, ma soprattutto buon ascolto.

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