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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2012 alle ore 17:17.

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Musica, Musica, cosa non si fa per te! Per rendersene conto, basta seguire le diavolerie di Eufemio Tiberi, direttore di banca assatanato melomane in tandem con la moglie Alda, complici e biechi per necessità, protagonisti della commedia del napoletano Manlio Santanelli " Tu musica assassina" per la regia di Angelo Tosto, visto al Teatro Brancati di Catania. Bisogna sfatare la tesi che in Italia non ci siano validi drammaturghi e che si scrivano solo commedie leggere per facili risate, i testi colti e genialoidi di Santanelli lo dimostrano, non a caso solo nel mese di marzo è in scena a Roma, Napoli e Catania. Casa Tiberi, intoccabile mausoleo risonante sulla parete, dell'incisiva scena di Salvo Tropea, campeggia tra il sornione e l'inquietante il faccione di Beethoven, amplificato da un enorme impianto stereo manovrato da telecomandi appesi al collo dai musicofili compulsivi. Nel salotto- altare votivo della musica sinfonica, scorre la vita intossicata e malinconica, dei due musico-dipendenti.

Gli infelici hanno perso la voglia di vivere e il sonno, una terribile calamità li opprime, sono esclusi dal partecipare ai concerti del giovedì dell'Associazione musicale cittadina, rigorosamente a numero chiuso. Rimane un'unica speranza, che qualcuno dei tesserati tiri le cuoia. Il destino impietoso li costringe a dover convivere con i molesti vicini del piano di sopra: Aldo ed Eufemia Confalone, ignoranti e parvenu ma possessori per eredità dei mitici abbonamenti. Pian piano la ragione e la normalità si affievoliscono e i due tranquilli borghesucci si trasformano in potenziali truci killer.

A la guerre comme à la guerre diventa la loro parola d'ordine, pur di impossessarsi delle bramate poltroncine. Convinti di fare, oltre che a se stessi, un enorme favore all'umanità intera liberandosi di quei vicini rumorosi e insulsi, razzisti e incapaci di penetrare la musica, decidono di assassinarli, macchinando una cenetta condita con il potente sonnifero Pisol per accopparli. Da qui si scatena un crescendo cinicamente esilarante con immancabile colpo di scena che spariglia le parti.

Li ritroviamo all'amaro epilogo, che ci conferma che criminali si nasce non si diventa, di nuovo a controllare i necrologi sul giornale comparandoli con la lista degli abbonati. Lo spettacolo, a dir poco adorabile, è un surreale e parossistico carosello d'ideazioni grazie alla fantasia registica di Angelo Tosto e di una selezione di musica sinfonica raffinata che scandisce ogni evento scenico. Filippo Brazzaventre recita alla perfezione il ruolo dello snervato e ossessivo Eufemio perfettamente coadiuvato dalla brava Ileana Rigano nel ruolo della moglie correa Alda, ben calibrato Aldo di Giovanni Santangelo, perfettamente calata nella parte della sciocchina sui tacchi la talentuosa Valentina Ferrante, con loro il medico di famiglia Dottor Donati venale e sfrontato di Camillo Mascolino. Un viaggio salutare nel territorio senza frontiere della mente umana esasperata, che aiuta a comprendere quanto le fissazioni e frustrazioni tipiche della società contemporanea possano tradursi nelle aberrazioni che spesso riempiono le nostre cronache.

"Tu musica assassina" di Manlio Santanelli, regia di Angelo Tosto. Scene di Salvo Tropea. Costumi Annalisa Patti. Produzione Compagnia delle Isole. Interpreti: Filippo Brazzavente, Ileana Rigano, Valentina Ferrante, Giovanni Santangelo, Camillo Mascolino. Foto di scena di Giulia Fraticelli. In replica fino al 1 aprile- Teatro Brancati Catania.

"Disturbi di memoria" di Manlio Santanelli. Regia di Renato Carpentieri. Interpreti: Mario Porfito, Lello Serao. In scena fino al 1 aprile - Teatro Bellini - Napoli.

"Il tuo cuore nelle mie mani" testo inedito di Manlio Santanelli. Regia di Enrico Maria La Manna. Interpreti: Tosca D'Aquino, Gea Martire. In scena fino al 1 aprile. Palazzo S. Chiara - Roma

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