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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 18:37.

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Al Carignano di Torino il teatro diventa kolossal, per una maratona teatrale corale ed epica: "The Coast of Utopia" di Tom Stoppard. Spettacolo evento dell'anno, monumentale produzione di sforzi e intenti, tra Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma e Zachar di Micaela Cescon, anima ideatrice della complessa operazione. Trentuno attori in scena, stakanovisti e generosi, con compensi al minimo della paga sindacale, tre mesi di prove, sette ore e mezzo d'indimenticabile teatro, per la regia di Marco Tullio Giordana.

Trilogia scritta nel 2002, rappresentata solo a Londra, Tokyo e New York, vincitrice di sette Tony Awards, record assoluto, è suddivisa in capitoli: Viaggio-Naufragio- Salvataggio. Parabola esistenziale di un'umanità errante, decolla nel 1833 dalla campagna russa di Premukhino, per raccontarci un arco di trentacinque anni di storia russa in un'atmosfera da romanzo cinematografico, di una nobile borghesia animata da spirito rivoluzionario, intellettuali e scrittori, uomini e donne di prima e di poi, accomunati dagli ideali, divisi dai sentimenti e dalle passioni, con le loro grazie e tormenti, i debiti e i crediti nei confronti della Storia, i progetti, i fallimenti, le esultanze e le sofferenze.

L'anarchico Bakunin, il filosofo dissidente Herzen, il critico letterario Belinskij e il romanziere Turgenev, sono i personaggi cardine con uno stuolo di donne, compagni, bimbi, di quest'affresco in continua alternanza spazio- temporale tra vicende collettive e intime. In un assetto drammaturgico di moderna ispirazione cechoviana, li seguiamo anima e corpo attraverso il continuo resistere e combattere per le proprie idee, gli espatri fra Parigi, Londra, Ginevra, la detenzione, le malattie, le morti tragiche, gli intrecci amorosi, la ricerca utopica di quella sponda di salvezza che soffia sempre sopra le umane ascese e capitomboli di questa ipnotica epopea. Scorre la vita e la cultura nei quadri scenici, si avvicendano le apparizioni di Puskin, Mazzini, Marx, si parla di Hegel, Kant, Dostoevskij, George Sand, mescolandosi alle vicissitudini dei piccoli grandi eroi pervase non solo da ideologia ma anche da nostalgia, tenerezza e ironia Avvincente, anche se impegnativa, la suddivisione in tre distinte serate ma dal primo episodio inevitabilmente si rimane coinvolti dal magma della storia e dei personaggi.

Il perfetto gioco cromatico di luci e la scenografia, stilizzata e arricchita da pannelli e velari, dove si proiettano le emozionanti immagini create da Giovanni Carluccio, i costumi di pregevole estro sartoriale di Francesca Sartori ed Elisabetta Antico, fanno da sfondo a una regia di rara eleganza visiva e tecnica, semplicemente complessa e strategica senza mai usurpare il susseguirsi delle azioni e la recitazione spesso ansimante e cinematografica. Un elogio e applauso unanime, per l'impossibilità di nominarli singolarmente, vanno alla bravura di tutti gli attori, molti impegnati in doppi ruoli, doveroso citare l'impegno e l'incisività di Luca Lazzareschi, magnifico Herzen. A lui tocca il toccante monologo finale, summa del testo: "Il nostro senso di uomini sta nel modo in cui viviamo, nel nostro tempo, nel nostro mondo imperfetto. Non ne abbiamo un altro". Da non perdere.

The coast of Utopia (La sponda dell'Utopia) Viaggio-Naufragio-Salvataggio- di Tom Stoppard. Traduzione di Marco Perisse e Marco Tullio Giordana. Regia di Marco Tullio Giordana. Scene e luci di Gianni Carluccio. Costumi di Francesca Sartori ed Elisabetta Antico. Musiche di Andrea Farri. Interpreti in ordine alfabetico: Andreapietro Anselmi, Ludovica Apollonj Ghetti, Francesco Biscione, Giuseppe Bisogno, Roberta Caronia, Paola D'Arienzo, Luigi Diberti, Denis Fasolo, Selene Gandini, Corrado Invenizzi, Erika La Ragione, Luca Lazzareschi, Sara Lazzaro, Tatiana Lepore, Alessandro Machia, Bob Marchese, Giorgio Marchesi, Valentina Marziali, Marit Nissen, Davide Paganini, Fabrizio Parenti, Irene Petris, Odette Piscitelli, Marcello Prayer, Edoardo Ribatto, Gabriella Riva, Nicolò Todeschini, Sandra Toffolati, Giovanni Visentin. Produzione Fondazione Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma, Zachar produzioni di Micaela Cescon.

In scena dal 10 al 29 aprile al Teatro Argentina di Roma: 10 /15 –Viaggio- 17/ 22 Naufragio- 24/29 Salvataggio- "La sponda dell'Utopia" è edita da Sellerio pag. 396- Euro 15,00.
http://www.teatrostabiletorino.it/
http://www.teatrodiroma.net

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