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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2012 alle ore 08:19.

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Il nuovo direttore artistico, Frank Boehm, mescola contemporaneità (lato A) e modernità (lato B), invita 92 gallerie, 501 artisti (264 italiani e 237 stranieri), 18 editori del settore e sei librerie specializzate e racconta l'arte del XX e XXI secolo fatta di contaminazioni e di ritorni. Ad esempio Achille Funi, con i suoi quattro monumentali cartoni dei primi anni Quaranta (collezione Fondazione Cariplo) posti davanti all'ingresso. Ma ciò nonostante l'edizione rinnovata di MiArt 2012 appare un po' sottotono.
Il giorno della preview l'inossidabile collezionista Marino Golinelli si soffermava nello stand di Massimo Minini davanti a un'opera Senza titolo (2012), tanto spiritosa quanto estemporanea, arrivata poche ore prima. Una sorta di Spadino (o spiedino) nella roccia di Letizia Cariello, artista concettuale e mai banale. Il costo? 10mila euro. Poco oltre, da Mazzoleni Arte, c'era soltanto l'imbarazzo della scelta tra i classici Post war che in questo momento non conoscono ribassi: Lucio Fontana, Piero Manzoni, Alberto Burri (notevoli i suoi due piccoli cretti, uno bianco del 1976 e uno nero); ma soprattutto un importante Tancredi del 1952, Ricordo armonico, stimato 230mila euro. La sezione "Established" offriva le maggiori emozioni: da Voena + Robilant, ad esempio, era un piacere seguire la sequenza di Fibonacci di Mario Merz (neon e fotografie b/n) in un'opera storica, esposta nel 1972 a Documenta di Kassel, subito entrata in collezione Burda e lì rimasta per 40 anni. Si intitola Una somma reale è una somma di gente, quota mezzo milione di euro e ritrae gli avventori del celebre ristorante torinese Spada Reale dove intellettuali, artisti e borghesia illuminata si riunivano a convivio per scambiarsi idee e sapori negli anni di piombo. Non era da meno una grande tela dipinta dallo statunitense Philip Taaffe (1955), Composition with Crab and Seeweed (2000), stimata € 270.000.
Più a buon mercato apparivano alcuni rigorosi e calibratissimi quadri astratti di Arturo Bonfanti (1905-1978), un pittore ancora da rivalutare – proposto da Lorenzelli Arte per € 22.000- € 25.000 a tela – e del quale Luca Massimo Barbero sta preparando il catalogo generale (Electa), mentre colpivano per qualità e vibrazione cromatica la tela fondo blu Drôle d'Âme (1965) di Piero Dorazio e la tela bianca With Winds (1991) del coreano Lee Ufan (1936). Mentre sui 10mila euro quotava un lavoro con piccole figure in nero su fondo bianco del padovano Fausto Gilberto, esposto da Federico Luger.
Nella sezione "Solo/double" spiccavano, tra gli altri, il ciclo di gigantografie a colori Holy Works del fotografo americano Andres Serrano, appositamente pensato per la Galleria Pack e le grandi carte blu (più un video inedito) di Franco Guerzoni, proposto da Marcorossi.
Fino alle ore 21 di questa sera si può visitare la kermesse, allestita nel Padiglione 3 di Fieramilanocity (viale Scarampo, Gate 5; www.miart.it); non mancano alcuni capolavori da museo e opere che non apparivano sul mercato da decenni. A poche ore dalla chiusura si possono fare i migliori affari!
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