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Questo articolo è stato pubblicato il 18 aprile 2012 alle ore 19:42.

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C'è chi parla con la voce, chi con il corpo, chi con la musica e chi con le installazioni. Il coreografo William Forsythe utilizza tutti i mezzi espressivi a sua disposizione per scrivere i suoi spettacoli, li combina tra loro, oppure li libera dalle contaminazioni. A seconda dell'ispirazione del momento.

Dopo le video installazioni Solo e Lectures From Improvisation Technologies al Museo di Santa Giulia, Brescia ospita nuovamente la visione del mondo di Forsythe. Sul palcoscenico del Teatro Grande, il 20 e 21 aprile, i danzatori della The Forsythe Company danno corpo e movimento allo spettacolo Mixed Program, composto da quattro coreografie: apre la serata una prima italiana, Study #1, che da sola copre l'intero primo atto della mise en scène.

Il secondo atto inizia con un'altra prima nazionale, intitolata The The: due parole, due articoli definiti, come due è il numero delle donne in scena, che si attorcigliano l'una sull'altra fino a formare un inestricabile nodo in movimento. È l'arte che comunica con se stessa e con chi vorrà accoglierla, che si carica di significati e resta in costante work in progress, a seconda del punto di vista da cui la si guarda. Sempre due sono i protagonisti della coreografia successiva che, neanche a dirlo, s'intitola Duo. Le lancette dell'orologio scorrono: il protagonista della terza pièce è il tempo, troppo corto, troppo stretto, quasi soffocante, è rappresentato, con tutta la fatica che comporta, in una variazione eseguita nel solo margine tra sipario e proscenio.

N.N.N.N., per finire, moltiplica e scompone le forme, restando fedele a un unicum danzante. Un corpo di ballo come un'unica mente pensante, scomposta in quattro parti e rappresentata da quattro danzatori, a loro volta divisi nelle quattro variabili di gamba destra, gamba sinistra, braccio destro e braccio sinistro. Ogni elemento contribuisce a formare l'ensemble, ma è distintamente riconoscibile ognuno come singola voce indipendente, sintonizzata e in contrappunto con le altre.

Considerato universalmente l'erede di George Balanchine, consacrato in Italia nel 2010 dal "Leone d'Oro" alla carriera dalla Biennale di Venezia, William Forsythe è uno degli esponenti della danza contemporanea più celebri al mondo. Prima coreografo al Ballett Frankfurt, ha fondato 25 anni fa una compagnia a suo nome, plasmando il repertorio del balletto classico sui passé e demi-plié di 17 danzatori in chiave neoclassica. Perché è questa la grandezza di Forsythe: lo sforzo immaginativo che richiedono le sue performance, la sua capacità d'interpretare e di farsi interpretare, la complessità dei suoi linguaggi espressivi e la visione del corpo nelle sue mille possibilità di comunicazione. Perché il messaggio, da leggere tra le righe, c'è sempre. Che lo spettatore sappia coglierlo, oppure no.

Mixed Program
STUDY # 1 (Prima Italiana)
Coreografia: William Forsythe. Musica: Thom Willems. Durata: 30 minuti.
The The (Prima Italiana)
Coreografia: Dana Caspersen e William Forsythe. Costumi: Stephen Galloway. Durata 15 minuti. Prima rappresentazione: 8 ottobre 1995, Holland Dance Festival, Korzo Theatre, L'Aja, originariamente coprodotto con Floria Productions e Holland Dance Festival
Duo
Coreografia: William Forsythe. Musica composta ed eseguita da Thom Willems. Durata 15 minuti. Prima rappresentazione: 20 gennaio 1996, Opernhaus, Francoforte
N.N.N.N.
Coreografia: William Forsythe. Musica: Thom Willems. Durata 20 minuti. Prima rappresentazione: 21 novembre 2002, Opernhaus, Francoforte
In scena il 20 e 21 aprile, al Teatro Grande di Brescia
www.teatrogrande.it

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