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Questo articolo è stato pubblicato il 27 aprile 2012 alle ore 17:40.

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Dai supereroi Marvel all'attivista Bobby Sands, nelle sale arriva un weekend per veri duri. Nella foto la locandina di The AvengersDai supereroi Marvel all'attivista Bobby Sands, nelle sale arriva un weekend per veri duri. Nella foto la locandina di The Avengers

Il conto alla rovescia, per amanti dei fumetti e non solo, è finalmente terminato: diversi anni dopo l'annuncio del progetto, seguito da parecchi spezzoni anticipatori tra i titoli di coda dei precedenti film Marvel, nelle sale di tutto il mondo esordisce questa settimana «The Avengers», uno dei titoli più attesi del 2012 cinematografico.
Diretto da Joss Whedon, «The Avengers» si prepara a dominare i botteghini proponendo, come ampiamente annunciato, in unico film i principali protagonisti dell'universo Marvel Comics: da Thor a Hulk, passando per Capitan America e Iron Man.
Sotto la guida di Nick Fury, a capo della squadra dei Vendicatori, i supereroi si uniranno per contrastare il temibile Loki, fratello adottivo di Thor, deciso a conquistare la Terra alla testa di un'armata molto agguerrita.
Grazie a un uso massiccio di effetti speciali di ultima generazione, «The Avengers» risulta uno dei film più spettacolari visti negli ultimi anni, ma questo non basta a nascondere i troppi punti deboli di un soggetto superficiale e costantemente confusionario.
Il regista Joss Whedon, ex sceneggiatore di fumetti, non riesce a dare alla sua opera seconda (la prima era «Serenity» del 2005) un ritmo accettabile negli eccessivi 140 minuti di durata, ma ha quantomeno il merito di aver bilanciato con grande precisione lo spazio concesso a ogni singolo supereroe.

Film di genere completamente diverso è «The Rum Diary», l'ultima fatica dell'inglese Bruce Robinson con protagonista Johnny Depp.
L'attore interpreta Paul Kemp, giornalista e scrittore in crisi che, appena giunto a Porto Rico nell'estate del 1960, trova lavoro come compilatore di oroscopi all'interno di una testata locale. Risucchiato in un vortice di alcool ed eccessi di ogni tipo, Kemp rimarrà invischiato in uno sporco affare immobiliare relativo alla costruzione di una serie di alberghi di lusso su un'isola incontaminata.
Ispirato a un romanzo di Hunter S. Thompson, lo stesso autore da cui è stato tratto «Paura e delirio a Las Vegas» nel 1998, «The Rum Diary» è un film che, pur non prendendosi troppo sul serio, mostra evidenti difetti sui quali è davvero difficile soprassedere.
Seppur la prima parte riesca a risultare divertente, grazie ad alcuni siparietti al limite del surreale, man mano che passano i minuti viene a galla la debolezza di una sceneggiatura sbrigativa e incapace di coinvolgere il pubblico come avrebbe voluto.
Depp, qui anche nei panni di produttore, s'impegna molto, ma Bruce Robinson, tornato dietro la macchina da presa a quasi vent'anni di distanza da «Gli occhi del delitto», non riesce a sfruttarne a pieno il talento a causa di una messa in scena piatta e priva di mordente.

Regista che sa il fatto suo è invece Steve McQueen, il cui esordio «Hunger» arriva nelle nostre sale a quasi quattro anni di distanza dalla presentazione al Festival di Cannes del 2008.
Cavalcando l'onda del successo di «Shame», l'opera seconda di McQueen uscita al cinema nei mesi scorsi, la casa distributrice Bim ha scelto di puntare su questa pellicola incentrata sulla prigionia di Bobby Sands, l'attivista nordirlandese che, nel 1981, perse la vita a seguito di uno sciopero della fame condotto a oltranza come forma di protesta contro il governo del Regno Unito.
Intenso e angosciante, «Hunger» riesce a mostrare pienamente il grande talento di un regista in grado, come pochi altri nell'industria contemporanea, di alternare perfettamente momenti di estrema violenza ad altri di calma apparente.
Punto d'incontro tra Robert Bresson e Mel Gibson, McQueen realizza un cinema fisico e penetrante, esaltato dalla straordinaria performance di Michael Fassbender, qui alla prima prova importante della sua carriera.

In conclusione, tra le nuove uscite c'è da segnalare «Il castello nel cielo», piccolo gioiello animato diretto da Hayao Miyazaki nel 1986, proposto all'interno di un ciclo di film del grande regista giapponese che negli ultimi anni, grazie alla Lucky Red distribuzione, stanno trovando finalmente spazio anche sul grande schermo.

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