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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2012 alle ore 18:07.

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Solo due anni fa, facendo la coda al supermercato e ascoltando i discorsi di massaie e pensionati, si sentiva dire: devo andare a ritirare i soldi in banca? Sono sicuri? Perchè si facevano questi discorsi? Perché c'era una crisi dell'economia, e le banche c'erano dentro fino al collo. Perché era scoppiata questa crisi? Pazienza, la faccenda non è semplice, ma prometto di spiegarlo la prossima volta. Per adesso parliamo dei soldi in banca. Sono veramente sicuri?
Le fabbriche dei soldi
Spieghiamo dapprima cosa sono le banche: sono come delle fabbriche, che prendono la materia prima - i risparmi delle famiglie - e la trasformano in un prodotto finito: i prestiti a famiglie e imprese. Materia prima e prodotto finito possono sembrare eguali - son sempre soldi!... - ma in verità sono diversi. I risparmi sono soldi che non vengono spesi: sono in lista d'attesa, non fanno niente, se non aspettare... I prestiti invece sono soldi che vanno al lavoro: chi chiede i prestiti lo fa perché vuole fare qualcosa, avviare un'attività, metter su un capannone, comperare un attrezzo, o un'auto, o un camion, o un computer... Insomma, sono soldi produttivi.
Le banche? Come l'olio del motore
E le banche fanno appunto questo lavoro: trasformano i soldi improduttivi in soldi produttivi. Questo lavoro - trasformare i risparmi in prestiti - è essenziale come è essenziale l'olio in un motore. Le banche lubrificano la gran macchina dell'economia.
Ma torniamo alla domanda: sono sicuri quei soldi che affidiamo alle banche? Se loro li prestano vuol dire che li danno via, e se noi che abbiamo affidato questi soldi alla banca (si dice: li abbiamo "depositati") li vogliamo indietro, questa come fa a ridarceli se nel frattempo li ha prestati a qualcun altro?
La banca di Mary Poppins
Risposta: la banca si tiene sempre una riserva di soldi per poterli restituire a chi li rivuole indietro. Ma cosa succederebbe se tutti i depositanti si presentassero lo stesso giorno allo sportello e dicessero: «Vogliamo indietro i nostri soldi»? A questo punto bisogna rivelare un segreto. E il segreto è questo: la banca spera che i depositanti non si presentino tutti insieme lo stesso giorno allo sportello dicendo: «Vogliamo indietro i nostri soldi».
Spera? Spera e basta? Una semplice "speranza" sembra una base molto fragile su cui fondare l'attività di un'impresa importante come la banca. Eppure questa speranza è, in realtà, una certezza. Sa che non succederà perché lo dice la cosiddetta "legge dei grandi numeri". Che cosa vuol dire? Vuol dire che i depositanti sono tantissimi, e il calcolo delle probabilità e l'esperienza dicono che è facile prevedere quello che farà una popolazione composta da molti individui. Non sappiamo se un particolare depositante, per esempio il rag. Persichetti, quel giorno andrà o no a ritirare i suoi soldi. Ma sappiamo che in condizioni normali, ogni giorno, solo una piccola parte dei depositanti ritira dei soldi e un'altra piccola parte ne deposita. Quindi la banca non ha nessuna preoccupazione a prestare ad altri clienti la maggior parte dei soldi che ha ricevuto in deposito.
«In condizioni normali», abbiamo detto. Ma ci sono anche le condizioni "non-normali", come sa chiunque si ricordi quel che successe alla banca in cui lavorava quel compassato padre di famiglia in quel delizioso film di Walt Disney, "Mary Poppins". Il minimo sospetto che la banca possa mancare all'impegno di restituire i soldi ai clienti (e in "Mary Poppins" quel sospetto era completamente infondato - ma non importa, basta che il sospetto ci sia) può scatenare una corsa agli sportelli e minacciare la sopravvivenza stessa della banca. E la sopravvivenza di una banca è una questione seria, molto più della sopravvivenza di un'impresa che produce auto o scarpe. La banca - il sistema finanziario nel suo complesso - è come il cuore dell'economia: pompa il sangue dei soldi, li fa circolare, li passa da chi ha soldi ma non ha idee a chi ha idee ma non ha soldi.
Salvare una banca? Meglio prevenire
Per questo, se una banca minaccia di fallire, è importante salvarla, ma è ancora più importante sorvegliare come lavora, così di evitarle di fallire. Ed è sommamente importante assicurare i depositanti che non perderanno i soldi affidati alla banca. Per questo in tutti i Paesi ci sono forme di garanzia pubblica per i depositi, e le banche sono sorvegliate da enti pubblici - le Banche centrali o agenzie speciali - deputate a questo compito.
fabrizio@bigpond.net.au

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