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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2012 alle ore 08:17.

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Il 4 maggio a Torino, si teneva un convegno organizzato da Alberto Carpinteri, del Politecnico di Torino e presidente dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim), con la Regione Piemonte, Ansaldo nucleare e l'associazione cattolica Solidarietà e sviluppo. Veniva presentata una forma di energia destinata «a cambiare il panorama scientifico ed energetico globale», secondo «La Stampa»: la fissione piezo-nucleare basata sulla ricerca pubblicata nel 2009 dal prof. Fabio Cardone e da Roberto Magnani, professore all'Università di Roma3. Nel loro caso, del torio diluito in acqua e sottoposto a onde di pressione modifica il proprio tasso di decadimento naturale e produce un po' di neutroni. Il prof. Cardone e Carpinteri affermano di produrne molti di più frantumando pezzi di granito, marmo e altre rocce. Avvertono tuttavia che l'applicazione industriale è lontanissima.

Nel futuro prossimo e grazie a un brevetto chiesto dal prof. Cardone et al., la Startec Srl di Brugherio (Milano) costruirà un reattore simile a quello realizzato nel 2005 «sotto la direzione del col. Antonio Aracu», che risolverà la crisi economica italiana e quella energetica internazionale. Per le prove, nel 2010 il Consiglio regionale dell'Abruzzo ha messo a disposizione del prof. Cardone il sito militare di Monte San Cosimo, dove sorgerà un centro di ricerca sulla trasmutazione delle scorie in energia pulita.

Manca solo il "sostegno finanziario" promesso alla trasmutazione da un decreto del 2009, su intercessione dell'onorevole Sabatino Aracu (fratello) che portava alla Camera un prezioso testo del prof. Cardone. Occorrono circa 800 milioni per i prototipi di reattore, stando a un leak, 100-200 per attrezzare San Cosimo e un tot per le ricerche. Nel settembre scorso, il governo ha consegnato l'Inrim a Carpinteri "in quota PdL ex AN", riferiva «La Repubblica». Stessa quota per il prof. Cardone, membro e presidente in pectore del Comitato scientifico dell'ente la cui ottima reputazione garantiva un afflusso di fondi. Non più. Il convegno mirava a procurarli attraverso "nuove alleanze", diceva ai convenuti l'ing. Francesco Mazzuca. Ex presidente di Ansaldo nucleare, ora è commissario della Sogin, che da 20 anni dovrebbe provvedere alla bonifica ambientale degli impianti nucleari e sistemarne le scorie da qualche parte.

La soluzione c'è, lo dimostra il successo della rivoluzione scientifica dovuta al prof. Cardone. In una lettera aperta, rivendica «la scoperta di una teoria e di un suo fenomeno entrambi sorprendenti e sconvolgenti... ricevuto tutti i riconoscimenti ufficiali di pubblicazione e brevettazione... Come ben sanno tutti gli scienziati che in tutto il mondo da anni verificano e vedono la stessa scoperta e la testimoniano con le loro pubblicazioni internazionali fatte a norma di scienza».

Dal 2007, la sua "teoria dello spazio-tempo deformato" – audace alternativa alla relatività di Einstein – resta saldamente ignorata dalla letteratura scientifica. Quanto al "suo fenomeno", è stato subito messo in dubbio da quattro fisici dell'università di Uppsala per via di "gravi errori" nei dati e nelle misure. In Canada, altri tre hanno replicato l'esperimento, trovando «risultati in conflitto con quelli di F. Cardone et al.» al posto dei neutroni. E un trio italiano ha espresso giudizi privi di tatto sulle fatiche del prof. Cardone insieme a Carpinteri.

Da tecnico C3 senza scrivania né telefono al Cnr, Fabio Cardone si dà volentieri del professore. Noi pure. Dopotutto gode della fiducia dell'Esercito, del mondo politico e di Carpinteri che investe già le risorse dell'Inrim nel piezonucleare. Così blocca il lavoro di scienziati di rango e distrugge un centro finora invidiabile e invidiato, lamentano i ricercatori. Divisi tra chi parla di tragedia, chi di commedia all'italiana e chi ci invita a scrivere Piezopoli, un thriller con traffici di scorie, procaci spie russe, fisici e colonnelli più geniali di Einstein adunati nei cunicoli di San Cosimo per un finale da James Bond. Grazie, ci penseremo. Nel frattempo «extraordinary claims require extraordinary evidence», come si dice a Brugherio. Può indicarci una pubblicazione di scienziati in tutto il mondo ecc.?, abbiamo chiesto come tanti al prof. Cardone e a Roberto Mignani. Che ci ha riposto citando... il dépliant della Startec.
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le fonti I lettori increduli trovano i link ai documenti nell'edizione on-line di quest'articolo: www.ilsole24ore.com/domenica

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