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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2012 alle ore 18:04.

Il cast del film «Vous n'Avez Encore Rien Vu» del regista Alain ResnaisIl cast del film «Vous n'Avez Encore Rien Vu» del regista Alain Resnais

La pioggia continua a battere Cannes da ieri, rendendo l'atmosfera festaiola e preestiva della rassegna cinematografica più importante del mondo più mesta ed autunnale. Ma la macchina della critica e delle pailletes va avanti assieme ai red carpet, comunque affollati. Questa mattina la proiezione stampa di "Voi non avete ancora visto niente" di Alain Resnais in concorso a questa 65esima edizione del festival è stata accolta con un applauso in sala, che si è trasformato in una standing ovation durate la conferenza stampa. Il quasi 90enne regista francese torna sulla Croisette dopo aver vinto il gran premio speciale della giuria nel 2009 con "Gli amori folli". Ancora protagonista la sua musa, Sabine Azéma, e altri grandi del cinema francese da Michel Piccoli a Pierre Arditi, a Mathieu Amalric per raccontare una teatrale versione del mito di Orfeo ed Euridice, trasposto ai giorni nostri, in cui finzione e realtà si sfalsano in continuazione. L'idea della morte aleggia costante, come vuole la pièce di Antoine d'Anthac "Eurydice" su cui si basa la pellicola, inducendo a pensare a una sorta di opera-testamento, idea che il regista ha smentito categoricamente, ribattendo: "E' pura energia".
Contestato invece "Like someone in love" in competizione dell'iraniano Abbas Kiarostami. Una commedia, che ha strappato risate rumorose in sala, anche sei i toni e il tema affrontato sono tragici. E' la storia, ambientata in Giappone, di una serata trascorsa tra un anziano professore e una prostituta che si evolve in una vera odissea, in cui il cliente si trasforma involontariamente nel nonno della ragazza per affrontare la gelosia del fidanzato di lei, ignaro della professione dell'amata. Sopra a tutto il finale piuttosto brusco ha diviso gli animi.
"Per ragioni evidenti mi trovo costretto e preferisco a lavorare all'estero – ha spiegato in conferenza stampa Kiarostami, raccontando la decisione di girare il film in Giappone e facendo riferimento alla difficile situazione della libertà in Iran -.Ragioni che sono evidentemente estranee alla mia creatività. Un'idea divertente, che inizialmente i miei amici avevano preso per una boutade". Kiarostami è poi tornato su un tema di scottante questione politica, quella israeliana, riferendosi alla distribuzione del suo film nel Paese mediorientale: "Devono decidere gli israeliani. So solo che 15 anni fa un mio film fu rifiutato. Una cosa che non mi è piaciuta allora e non mi piace ora".
Domani intanto l'Italia torna nuovamente sulla Croisette, dopo Reality di Matteo Garrone. Sarà infatti presentato alla stampa il film fuori concorso di Bernardo Bertolucci "Io e te", basato sul romanzo di Nicolò Ammaniti. A Cannes poi arriverà anche il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi a presentare un piano di rilancio del cinema italiano alla comunità internazionale. Bertolucci domani è in buona compagnia: è il momento di un altro grande del cinema europeo, Ken Loach, che porta in competizione una commedia "The angel Share".

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