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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2012 alle ore 14:49.

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Pietro Grasso, " Liberi Tutti"- Lettera a un ragazzo che non vuole morire di MafiaPietro Grasso, " Liberi Tutti"- Lettera a un ragazzo che non vuole morire di Mafia

"Mi chiamo Pietro Grasso e sono procuratore nazionale antimafia" così inizia " Liberi tutti" lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia, edito da Sperling & Kupfer. Il percorso autobiografico di un uomo che da quaranta anni convive con la mafia, una vecchia nemica di cui riconosce ogni venatura, il volto cangiante dalle mille maschere, l' olezzo acre e persistente, le trame e le regole segrete, i rituali, l' idioma.

Dedica il suo libro al nipotino Riccardo e a tutti quei ragazzi che non vogliono morire di mafia, con un linguaggio colmo di saggezza e passione, parole coraggiose di chi ha scelto di vivere in trincea, di chi sogna di mettere la parola fine a un fenomeno criminale che si prolifica e dirama come un carcinoma inguaribile nel tessuto sociale. Quel bimbetto di nome Pietro che fin da piccolo faceva l'esame di coscienza serale e che amava giocare a nascondino per rimanere ultimo a fare "tana" e liberare tutti, oggi è il magistrato in prima linea contro Cosa Nostra e il suo libro è un appello, una testimonianza che nasce dal bisogno di credere nell' antimafia della speranza, nel consenso, nell'aiuto della collettività. Duecentoventisei pagine autentiche e tenaci come il sogno di libertà e fede dell'autore.

La memoria scorre, racconta: dalla procura di Barrafranca alla Direzione nazionale antimafia, il maxiprocesso con 475 imputati nel 1986, il Dunhill pegno di Giovanni Falcone da cui non si separa mai, gli attentati sventati, l'arresto di Bernardo Provenzano e le sue parole: " Tu fatti il magistrato, che io mi faccio il mafioso", la morte di Don Puglisi il piccolo prete pieno d'umanità. Nonostante le continue sollecitazioni che vorrebbero distoglierlo dal suo cammino e responsabilità, Pietro Grasso continua senza tregua la sua lotta a Cosa Nostra, per sé, per quei ragazzi che non vogliono morire, per non rendere vano il sacrificio di Falcone e Borsellino e il giuramento di continuare a resistere prestato sulle loro tombe. " E' un'utopia, oggi, l'etica dell' impegno, della solidarietà, della legalità? Può darsi- scrive Grasso- ma agli scettici voglio ricordare che sono le utopie che hanno fatto la storia". E lui quella storia la porta tatuata sulla sua pelle, sulla sua vita, ogni giorno, ogni attimo, in nome della rivolta morale, della verità. " Non si può dire di non sapere, non si può più non gridare: "NOI NO". "Liberi tutti" è il libro giusto, per iniziare a impratichirsi a dire quel NO.

" Liberi Tutti"- Lettera a un ragazzo che non vuole morire di Mafia- di Pietro Grasso- Edizione Sperling & Kupfer- Pag:226- Euro 15.

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