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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2012 alle ore 14:31.

La giovane romana Chiara Fumai ha costruito una casetta bianca al bordo del parco e al suo interno succedono cose strambe. I mobili sono sopra-sotto, in un armadio troviamo una collezione di lettere. La Fumai si rifà da un lato a „Rivolta femminile", gruppo di Carla Lonzi degli anni settanta e dall'altro a Annie Jones, donna barbuta dell'età vittoriana a cui erano indirizzate le lettere. «Si tratta di un tributo alla matrice surrealista presente in tutte le pratiche spiritiche, specialmente quelle femminili. Ho giocato con l'idea della «Haunted House». Questi demoni, questi fantasmi, parlano di femminismo, di principi anarchici, di decostruzione, di superamento della dialettica e celebrano l'anormalità.» dice l'artista.
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