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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2012 alle ore 18:22.

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Spiderman - The AmazingSpiderman - The Amazing

Ma i supereroi invecchiano? Alcuni sì: provate voi a leggere adesso Mandrake o l'Uomo mascherato senza vederci sopra la patina del tempo. Altri no: Superman e Batman, per esempio, sono più volte rinati alle loro stesse crisi grazie a nuove generazioni di sceneggiatori e disegnatori. Poi c'è lui che resta giovane quasi per definizione: il «vostro amichevole Spiderman di quartiere», personaggio più amato di casa Marvel, capostipite di tutti quei supereroi con superproblemi che dagli anni Sessanta a oggi ci hanno insegnato che i fumetti possono rappresentare qualcosa di più del semplice intrattenimento.

Eppure il ragazzo comincia a farsi di una certa età: ad agosto prossimo ricorrerà il cinquantennale del suo debutto editoriale, sull'albo numero 15 di «Amazing Fantasy». Fu il colpo della vita per Stan Lee - writer all'epoca quarantenne dalla cui fervida immaginazione un anno prima erano nati i Fantastici Quattro - e Steve Ditko che proprio grazie all'Arrampicamuri verrà inquadrato come una specie di profeta della matita conteso da Marvel e Dc.

Il ritorno al cinema. Come celebrare la ricorrenza? Neanche a dirlo: al cinema, dove l'Uomo Ragno di soddisfazioni se n'è tolte parecchie. Quasi in contemporanea con tutto il mondo (in Italia sarà presente in novecento sale), è in uscita infatti «The Amazing Spiderman», nuova pellicola a lui dedicata che porta la firma del regista Marc Webb. A vestire i panni di Peter Parker, alter ego del supereroe, al posto di Tobey Maguire sarà Andrew Garfield già distintosi in «The Social Network» mentre la bambolina Emma Stone impersonerà Gwen Stacey, la prima fiamma del Nostro. Dopo tre capitoli diretti dal 2002 al 2007 dal papà de «La casa» Sam Raimi, la produzione ha scelto di azzerare il contachilometri: si torna alle origini del personaggio, con qualche variazione sul tema rispetto allo spartito proposto nella precedente trilogia. Peter (che, per stare al passo coi tempi, non è più un «nerd» ma un «geek») stavolta indaga sulle ragioni della prematura scomparsa del padre e finisce nel laboratorio della Oscorp dove lavora Curt Connors (Rhys Ifans), già collega di Parker senior. È qui che si ritrova morso dal famoso ragno radioattivo che si rivelerà fonte dei suoi superpoteri. Per poi finire ai ferri corti con Lizard, alter ego rettile di Connors stavolta di dimensioni molto più vistose rispetto ai comics. Si punta molto sugli effetti speciali, supportati dalla tecnologia 3D.

Tra grande e piccolo schermo. Il Ragno in effetti è un habitué di cinema e televisione. Chi ha qualche anno in più ricorderà la trilogia anni Settanta composta da «L'Uomo Ragno», «L'Uomo Ragno colpisce ancora» e «L'Uomo Ragno sfida il Drago» che negli Usa uscirono sotto forma di serie tv (il top, in quanto a presenza televisiva, è rappresentato però dal cartoon classico del 1967) e in Italia furono «cucinati» per le sale. Prodotti low budget e si vede, in fretta archiviati da casa Marvel che invece spinge molto il lavoro di Raimi coinciso con un'epoca di rinnovato interesse del pubblico verso i fumetti a stelle e strisce. Il salto di qualità cinematografico s'è avuto in ogni caso con l'acquisizione da parte di Disney della Marvel datata 2009: dal 2011 stanno uscendo almeno tre titoli l'anno a fumetti supereroistici, con la richiamata alle armi di Spiderman e X-men i cui cicli su grande schermo si erano già conclusi in tempi non sospetti.

L'eroe che cambia volto. Per l'industria americana dei comics l'epopea del Ragno s'è rivelata un'eccezionale vena aurifera, capace di determinare da sola una buona fetta del fatturato di Marvel (e quindi di Disney). Per gli appassionati di strisce statunitensi, Spiderman è uno di famiglia. Lungo tutti questi anni ha cambiato più volte pelle, quando a immaginarne e riprodurne su carta le gesta sono stati i vari John Romita senior e junior, Todd McFarlane, Mark Millar, J.M. Straczynski e Joe Quesada. Da suoi celebri attributi come la tuta elasticizzata sono addirittura nati perversi anti-eroi con cui ha dovuto fare i conti come Venom e Carnage, rapidissimi a entrare a far parte nella schiera dei cattivi già popolata da Goblin e la sua genia, i dottori Octopus e Destino, Sandman e Lizard.

Un pezzo di storia Usa. Ha preso parte attiva a eventi recenti della storia americana come l'11 settembre, l'elezione di Barack Obama a primo presidente nero, la grande crisi (Peter Parker s'è visto licenziare dal «Daily Bugle», il giornale per il quale lavorava come fotografo freelance). In fondo però è rimasto fedele a sé stesso: talentuoso ma imbranato, ricco di spirito d'iniziativa ma timido, problematico tanto da interrogarsi periodicamente sulle super-responsabilità che i suoi superpoteri comportano. Un nostro potenziale vicino di casa. Problematico ma stupefacente. O molto più semplicemente «amazing».

L'Uomo Ragno al cinema e in Tv
Spiderman (serie tv, 1967)
L'Uomo Ragno (1977)
L'Uomo Ragno colpisce ancora (1978)
L'Uomo Ragno sfida il Drago (1979)
Spiderman (2002)
Spiderman 2 (2004)
Spiderman 3 (2007)
The Amazing Spiderman (2012)

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