Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2012 alle ore 08:18.
Dal 10 luglio all'11 agosto, in concomitanza dei Giochi Olimpici di Londra che partiranno il 27 luglio, Sotheby's propone nella sede di New Bond Street «An Aritist's Life: Photographs of Lucian Freud by Cecil Beaton and David Dawson» una mostra dedicata al pittore Lucian Freud, gloria nazionale scomparso un anno fa a 88 anni.
Il taglio è decisamente intrigante, perché visitare la mostra sarà come sfogliare un album di ricordi. Per la prima volta, infatti, sono esposti insieme due gruppi distinti di fotografie; quelle realizzate in elaborati set fotografici da Cecil Beaton (1904-1980) e quelle più dirette e familiari scattate da David Dawson, che di Lucian Freud fu assistente per oltre vent'anni.
«La mostra rappresenta un dialogo tra epoche diverse – spiega Oliver Barker, Deputy Chairman Sotheby's Europe – ai celebri ritratti di Beaton, il cui archivio fotografico è di proprietà di Sotheby's, si affiancano le immagini inedite di Dawson, che ringrazio di cuore per averci prestato questo incredibile materiale».
Nelle foto di Beaton, scattate negli anni Cinquanta, si vede un giovane e affascinante Freud in posa classica, come fosse in un ritratto di Thomas Gainsborough (1727- 1788). L'obiettivo di Beaton cerca lo sguardo del pittore, profondo e interrogativo sullo sfondo di paesaggi inglesi, o con trofei di caccia in primo piano. Freud non si sottrae, ma sembra stare di fronte alla realtà con un atteggiamento disincantato e fuori dagli schemi. Nelle immagini a colori di Dawson, scattate dagli anni Novanta in poi, emerge al contrario la quotidianità di una star: il lavoro, lo svago, la vecchiaia monitorata anno dopo anno, come la sua complicità affettuosa con la bionda Kate Moss o la deferente indifferenza per la Regina Elisabetta II. Freud le ritrasse entrambe senza alcun tipo di concessione estetizzante, cercando di far affiorare sulla tela, a discapito del decoro formale, le loro ansie e angosce. Lo sguardo di Freud era lontano dalla perfezione formale di Beaton e il suo approccio con la realtà fu carnale e spudorato, senza timore di coglierne il limite e la vulnerabilità.
Nel 1944 aveva esposto per la prima volta in una galleria inglese e dieci anni dopo era già alla Biennale di Venezia, a rappresentare la Gran Bretagna con Francis Bacon e Ben Nicholson. Il nipote di Sigmund Freud si era rifugiato in Gran Bretagna nel 1933, lasciando Berlino e fuggendo il nazismo con la famiglia di origini ebraiche. Pochi decenni dopo, emancipatosi dal Surrealismo, era uno dei maggiori esponenti della figurazione espressionista inglese e tra i pittori più influenti della sua generazione con Fedor Kosloff, Frank Auerbach e lo stesso Bacon. Apprezzato dalla critica, a partire dal 1998 venne rivalutato anche dal mercato che nel maggio del 2008 lo consacrò super star aggiudicando per 33,6 milioni di dollari il grande olio su tela Benefits supervisor sleeping (1995), attuale record d'asta del pittore. Sperimentatore prolifico di tutte le tecniche, è molto scambiato in asta; dal 1990 a oggi si registrano 682 passaggi con il 75% di venduto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA