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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2012 alle ore 15:34.

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Tim Roth in BrokenTim Roth in Broken

Le porte del Festival di Giffoni si sono chiuse dopo dieci giorni di proiezioni, incontri e concerti. La 42esima edizione della kermesse dedicata ai ragazzi sarà ricordata per gli ospiti internazionali (Jean Reno, Nicolas Cage, la diva di "Glee" Dianna Agron, Patti Smith, Jessica Alba), per l'austerity e anche per film come Broken dell'inglese Rufus Norris con Tim Roth e Cillian Murphy classificatosi secondo nella categoria + 16, come Night of Silence del turco Reis Çelik dove una ragazza di quattordici anni si ritrova, a sua insaputa, a sposare un sessantenne o come A Bottle in the Gaza Sea che racconta del difficile rapporto tra la diciassettenne israeliana Tal e il ventenne palestinese Naïm, impossibilitati a vivere il proprio amore. Gli unici strumenti che li tengono uniti sono internet e una bottiglia gettata in mare, simbolo di speranza per la loro relazione e per il paese.

Sono lungometraggi selezionati per le categorie + 16 e + 18, al Giffoni non ci si diverte e basta con i film d'animazione adatti per tutta la famiglia (Madagascar 3, L'era glaciale 4, A Monster in Paris, Le avventure di Sammy 2), i giovani sono stimolati a riflettere sulla propria identità culturale, sulle relazioni famigliari e sessuali e sulle relazioni con i propri coetanei. "Barbie" (vincitore della sezione +18) del sud coreano Sang-woo Lee, sul traffico illegale di bambini, ha commosso la platea. Horses of God, presentato a Cannes nella sezione Un certain Regard, invece ci ricorda gli attacchi terroristici del 16 maggio 2003 a Casablanca (a cui si è ispirato); qui a diventare martiri per la causa islamica sono dei giovani di dieci anni.

"Elliot Loves" dell'italo americano Gary Terracino pone l'accento sul tema della sessualità, o meglio sull'omosessualità vissuta da un ragazzo di origine domenicana. Seguiamo il suo percorso dai nove ai ventunenni quando Elliot scopre la passione per lo stesso sesso, ma è costretto a nasconderla e a rimandare l'afflato con il concetto di libertà.
Seppur in maniera più leggera anche Ribelle – The Brave (nelle sale dal 5 settembre) di casa Pixar affronta lo stesso argomento: la giovane principessa Merida dai riccioli rossi, ribelli quanto lei, si scontra con la madre e con l'intera contea semplicemente per farsi accettare così com'è. Lottare per raggiungere i propri ideali e sogni è il messaggio che è uscito anche dalle parole di Nicolas Cage che rivolgendosi ai ragazzi ha detto: "Non fermatevi mai di portare avanti i vostri sogni anche se vi diranno ‘non vale la pena'". E lo stesso insegnamento, nel suo piccolo, arriva anche da Scrat, lo scoiattolo dell' "Era glaciale" che nel quarto capitolo continua a inseguire imperterrito la sua ghianda. Prima o poi la tenacia lo premierà.

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