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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2012 alle ore 13:09.

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Cesare deve morire, dei fratelli Taviani, è il film candidato agli Oscar per l'Italia. È quanto ha stabilito stamani la Commissione di Selezione, istituita presso l'Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediale), su incarico dell'Academy Award.

Il film di Vittorio e Paolo Taviani, 163 anni in due, si è già aggiudicato, tra i molti premi, la sessantaduesima edizione del Festival di Berlino.
È stato girato nella Sezione di alta sicurezza del carcere di Rebibbia e ha come attori, prevalentemente, i suoi detenuti, dei quali alcuni segnati dalla "fine pena mai".

La storia è quella del Giulio Cesare shakespeariano, che, alla fine, viene rappresentato con successo sul palcoscenico del carcere. Di giorno in giorno, nelle celle, nei cubicoli dell'ora d'aria, nei bracci della Sezione il film racconta come, attraverso prove che sempre più coinvolgono i detenuti nel profondo, prende forza la grande tragedia, scoprendo nello stesso tempo le cadenze oscure della loro vita quotidiana di condannati. Il film è stato prodotto da Kaos Cinematografica in collaborazione con Rai Cinema.

«Siamo felici ed è solo l'inizio di un bel viaggio. C'è tanta strada da fare»: così i fratelli Taviani hanno commentato la candidatura italiana del loro film. I due registi hanno ricevuto la notizia mentre stavano prendendo l'aereo per gli Usa dove parteciperanno in concorso al Festival di New York.

La Commissione di selezione, che si è riunita stamattina, è composta da Angelo Barbagallo, Nicola Borrelli, Francesco Bruni, Martha Capello, Valerio De Paolis, Piera Detassis, Nicola Giuliano, Fulvio Lucisano e Paolo Mereghetti. Il film dei Taviani ha prevalso sugli altri 9 titoli che erano entrati nella short list dei dieci partecipanti alla selezione iniziale, ovvero Bella addormentata di Marco Bellocchio, Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati, Diaz di Daniele Vicari, È stato il figlio di Daniele Cipri, Gli equilibristi di Ivano De Matteo, La-bas, Educazione criminale di Guido Lombardi, Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone e Reality di Matteo Garrone.

Cesare deve morire dei fratelli Taviani se la vedrà con concorrenti molto agguerriti, tra cui spiccano il candidato dell'Austria, Amour di Michael Haneke (Palma d'oro a Cannes 2012), quello della Francia, Quasi amici di Olivier Nakache e quello della Germania, Barbara di Christian Petzold (Orso d'argento a Berlino 2012 battuto proprio dal film dei Taviani).

Gli altri candidati europei già designati sono: A perdre la raison di Joachim Lafosse per il Belgio, Children of Sarajevo di Aida Begic per la Bosnia-Herzegovina, A Royal affair di Nikolaj Arcel per la Danimarca, Kon-Tiki Espen Sandberg e Joachim Rønning per la Norvegia, 80 Million di Waldemar Krzystek per la Polonia, Sangue do meu Sangue di Joao Canijo per il Portogallo, Beyond the Hills di Cristian Mungiu (premi per la sceneggiatura di Mungiu e le due attrici principali, Cosmina Stratan e Cristina Flutur a Cannes 2012) per la Romania, The Hypnotist di Lasse Hallstrom per la Svezia, Sister di Ursula Meier per la Svizzera. La Spagna decide domani scegliendo tra tre candidati: Grupo 7, El artista y la modelo, Blancanieves.

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