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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2012 alle ore 11:22.

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I "little monsters" italiani dopo circa due anni di attesa, ieri sera hanno potuto rivedere Lady Gaga tornata a esibirsi al Forum di Milano con l'unica tappa del Born This Way Ball. Non è corretto parlare di concerto in senso stretto in quanto è innanzitutto uno show composto di vari momenti: ballo, trasformismi nei cambi di costume, coreografie, scenografie, musica.

La voce di Miss Germanotta indubbiamente c'è, è potente e non la risparmia certo per cantare al punto che a tratti si sente che è a corto di fiato, una garanzia del fatto che per la parte vocale non ci sono aiutini in playback. Peccato che la utilizzi anche per fare un talk show noioso e ripetitivo, che oltre a rompere il ritmo della scaletta interrompe il flusso di energia col pubblico. I continui ringraziamenti a Donatella Versace, seduta con la figlia Allegra vicino alla postazione dei mixer, sarà stata nominata una dozzina di volte, quasi ad ogni cambio d'abito creato dalla stilista per lo show, sembravano uno spot pubblicitario dello sponsor. Si è anche dilungata sulle origini palermitane, come noto nelle vene dell'artista corre sangue italiano, e non sono mancati i riferimenti sulla famiglia: dal nonno morto due anni fa alla nonna che continua a cucinare nonostante la cecità.

E' la parte da brava ragazza del programma subito controbilanciata dalla bad girl: i suoi monologhi comprendono degli invitanti gesti sessuali al bellissimo pubblico maschile atteso in camerino a fine show, i decantati effetti benefici della marjuana e a tratti diventano comizio politico sui matrimoni gay e altro ancora. Il risultato è che si ferma la dance del pubblico che già stenta a scatenarsi nella prima parte dello show, al punto che viene stimolato con un secco ""So che domani dovete lavorare, ma non me ne frega un.... Alzatevi in piedi! Io sono qui a farmi il culo per voi". Sono le hit "Poker face" e soprattutto "Just dance" ,in chiave rock, a mandare in visibilio la platea, che è uno spettacolo variopinto, eccentrico e multiforme per capigliatura. Sfarzosa la scenografia-castello, l'ingresso a cavallo e gli ormai celebri costumi-scultura curati da Haus of Gaga insieme a famosi stilisti italiani Non mancano nelle coreografie strusciate e toccamenti con i ballerini, poi dulcis in fundo arriva il cioccolato, regalo di un fan alla faccia dei disordini alimentari ammessi alla vigilia dalla cantante e che le lasciano il segno: la Germanotta si è presentata in forma alquanto "rotondotta". Peccato che tutto quanto riduca e di molto lo spazio per mostrare il talento musicale che pure c'è come si vede in "You and I" , dove si accompagna al pianoforte, e nel grand finale di The Edge of Glory. Nelle circa due ore e trenta di spettacolo chiuso in italiano con buona notte, la parte musicale è parsa marginale, il repertorio è ancora limitato per ampiezza e successi, rispetto a tutto il resto a tratti in eccesso.

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