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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2012 alle ore 19:20.

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Una scena del film «Ted»Una scena del film «Ted»

La rivoluzione del giovedì è cominciata: da questa settimana i film usciranno nelle nostre sale con un giorno d'anticipo, nel tentativo di allungare il primo weekend di proiezione e ottenere così maggiori incassi.
Per inaugurare la nuova tendenza, arriva nei nostri cinema uno dei trionfatori dell'anno al box office americano: «Ted» di Seth MacFarlane, il creatore della serie animata «I Griffin», all'esordio dietro la macchina da presa di un lungometraggio.

Costato "soltanto" 50 milioni di dollari, il film ne ha guadagnati in patria oltre 210 e si prepara a far suoi anche i botteghini italiani.
Protagonista è John, un bambino senza amici che, durante la notte di Natale, riesce a esaudire il suo più grande desiderio: dare la vita a Ted, il suo orsacchiotto di peluche.

Trent'anni dopo i due sono ancora inseparabili, ma lo stile di vita di Ted, abituale consumatore di alcol e droghe, metterà a repentaglio la relazione sentimentale che John ha intrapreso da qualche anno con la bella Lori.
Commedia irriverente e scorretta dall'inizio alla fine, «Ted» è un susseguirsi di sequenze esilaranti, scritte e pensate dallo stesso regista insieme a due suoi storici collaboratori televisivi.

Ribaltando l'immaginario classico dell'orsacchiotto di peluche, MacFarlane, che vedremo in veste di presentatore alla prossima notte degli Oscar, riesce efficacemente a trasferire la sua ironia sovversiva e dissacrante dal piccolo al grande schermo, infrangendo ogni tabù e sfogando a pieno la sua creatività: non tutti i momenti sono pienamente riusciti, qualche volta la ricerca costante dello scandalo linguistico appare gratuita, ma nel complesso i tanti fan de «I Griffin» rimarranno soddisfatti.
Convincente la performance di Mark Wahlberg, che rende credibili i suoi duetti con un partner digitale.

Toni decisamente più impegnati e drammatici per «Un sapore di ruggine e ossa», l'ultima fatica di Jacques Audiard con protagonisti Matthias Schoenaerts e Marion Cotillard. L'attore interpreta Ali, un giovane padre che vive con il figlio di cinque anni in mezzo a una strada, sbarcando il lunario con piccoli furti e combattimenti clandestini; l'attrice veste i panni di Stéphanie, ammaestratrice di orche marine in un parco acquatico, rimasta menomata in seguito a un incidente. Le loro vite si sfioreranno fino a fondersi gradualmente l'una con l'altra.

Le grandi aspettative per il nuovo film di Audiard dopo il successo de «Il profeta», Gran Premio della Giuria a Cannes 2009, sono purtroppo andate deluse. Ispirato alla raccolta di racconti «Ruggine e ossa» di Craig Davidson, il sesto lungometraggio dell'autore francese è un'opera macchinosa e incapace di colpire lo spettatore come invece aveva fatto la sua pellicola precedente.

La perfezione della messa in scena, sempre suggestiva ed elegante, non basta a togliere la sensazione di un prodotto eccessivamente calcolato e studiato a tavolino. In conclusione, tra le nuove uscite, da segnalare anche «Un giorno speciale» di Francesca Comencini, presentato in concorso all'ultima Mostra di Venezia.

Tratto dal libro «Il cielo con un dito» di Claudio Bigagli, il film racconta una giornata di due ragazzi della periferia romana decisi a far carriera nel mondo degli adulti. I loro destini s'incroceranno quando Marco, al suo primo giorno di lavoro come autista di un importante uomo politico, va a prendere Gina per portarla all'appuntamento con il potente deputato, disposto a mettere una buona parola per farla entrare nel mondo dello spettacolo.

Le premesse appaiono interessanti, ma già dopo le prime sequenze «Un giorno speciale» perde di vista il suo obiettivo, sociale e di denuncia, per temporeggiare con scene superflue che sembrano scritte soltanto per far raggiungere al film i novanta minuti di durata.

La metafora di un'Italia precaria e arrabbiata è realizzata superficialmente, tra svolte narrative poco credibili e dialoghi spesso artefatti. In un cast sottotono, una nota di merito all'esordiente Giulia Valentini nei panni della protagonista.

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