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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2012 alle ore 18:27.
Il nuovo corso del Festival di Roma si apre sotto il segno di Marco Müller: l'ex direttore della Mostra di Venezia, al suo primo mandato nella capitale, è riuscito a mantenere le promesse di rinnovamento per una kermesse che aveva bisogno di una ventata d'aria fresca.
Nonostante le molte polemiche e il poco tempo a disposizione – soltanto pochi mesi da quando si è formato il nuovo comitato organizzativo – Müller ha strutturato un programma ben alternato tra pellicole d'autore e titoli di natura più commerciale.
Al primo gruppo appartiene certamente il film d'apertura della manifestazione, «Aspettando il mare» di Bakhtiar Khudojnazarov (regista russo autore di pellicole pluripremiate come «Pari e patta» del 1993 e «Luna papa» del 1999), che verrà presentato fuori concorso.
Particolarmente ricca sarà la sezione competitiva, dove per il prestigioso Marc'Aurelio d'Oro si scontreranno tredici titoli in prima mondiale, più due a sorpresa ancora da dichiarare: i più attesi sono «Hand in Hand» della francese Valérie Donzelli, reduce dal successo de «La guerra è dichiarata», «Lesson of Evil» del giapponese Takashi Miike, «Marfa Girl» dello statunitense Larry Clark e «Ixjana» dei fratelli Skolimowski.
La giuria, capitanata dal regista americano Jeff Nichols, sarà chiamata a valutare anche tre opere italiane: «E la chiamano estate» di Paolo Franchi, «Il volto di un'altra» di Pappi Corsicato e «Alì ha gli occhi azzurri» di Claudio Giovannesi.
Il cinema italiano sarà inoltre protagonista di Prospettiva Italia, una sezione che intende fare il punto sulle nuove tendenze delle produzioni di casa nostra, che verrà aperta da «La scoperta dell'alba» di Susanna Nicchiarelli, tratto dal romanzo omonimo di Walter Weltroni.
All'interno del Fuori Concorso, insieme agli ultimi lavori di Marjane Satrapi («The Gang of the Jotas») e Walter Hill («Bullet to the Head»), si potrà scoprire il nuovo film di Michele Placido «The Lookout», girato in Francia e con Daniel Auteuil, e la conclusione della fortunata saga di Stephanie Meyer sui vampiri con «The Twilight Saga-Breaking Dawn part II» di Bill Condon.
Una menzione merita CinemaXXI, rassegna dedicata alle nuovi correnti del cinema mondiale senza distinzione di genere o di durata, dove verranno proposti «Tricked» di Paul Verhoeven, «Goltzius and the Pelican Company» di Peter Greenaway e «Tutto parla di te» di Alina Marazzi.
I film in programma sono davvero tanti, ma tutti si sarebbero aspettati la presenza di «Django Unchained», l'ultima attesissima fatica di Quentin Tarantino.
Seppur il titolo non sia stato (ancora?) annunciato, Müller durante la conferenza stampa di presentazione ha dichiarato che: «Tarantino ci farà una sorpresa. Django calcherà le assi dei palcoscenici dell'Auditorium. Tra una settimana saprete i particolari».
In molti si aspettano a questo punto una breve preview della pellicola in uscita a Natale negli States, ma i più fiduciosi sognano già di vedere Tarantino sul tappeto rosso dell'Auditorium Parco della Musica di Roma.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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