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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2012 alle ore 08:41.

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e Matteo Motterlini
Da qualche tempo il premio in memoria di Alfred Nobel viene diviso ad anni alterni fra la micro e la macro economia. Quest'anno toccava a un micro-economista, e la scelta di Lloyd Shapley e Alvin Roth pesca senz'altro nell'élite della disciplina. La decisione tuttavia sembra appropriata anche per altri motivi. L'economia ultimamente non gode di buona stampa. Secondo l'opinione pubblica, non pochi politici, e anche alcuni economisti (Krugman su tutti), le cattive teorie della "triste scienza" sarebbero una delle cause della profonda crisi nella quale è precipitato il mondo occidentale. Gli economisti sarebbero colpevoli di utilizzare modelli semplicistici, irrealistici e imbevuti di ideologia; inadeguati alla comprensione di un mondo complesso popolato di esseri umani refrattari a rientrare negli schemi della teoria. Se il mondo fosse popolato di agenti razionali perfettamente informati, non si verificherebbero bolle speculative; le banche non fallirebbero; le sacche di disoccupazione non durerebbero anni. Ma queste cose, si sa, succedono: lo scarto fra teoria e realtà appare oggi più ampio che mai. Scegliendo Shapley e, soprattutto, Roth ci pare che il comitato abbia voluto dare un messaggio positivo: la scienza economica può contribuire fattivamente al miglioramento delle società in cui viviamo.
Lloyd Shapley è stato premiato per l'analisi teorica dei matching markets. Mercati nei quali lo scambio non è coordinato soltanto dal prezzo dei beni, ma anche da altri fattori idiosincratici. Ogni singolo individuo, in particolare, non può semplicemente scegliere se effettuare o meno una transazione sulla base del prezzo. Deve anche essere scelto: la transazione avviene solo se le due controparti "sono fatte l'una per l'altra" (pensate al matrimonio). Ma trovare il best match non è semplice, e spesso l'allocazione delle risorse è lontana dall'ottimale, nel senso che diversi individui restano insoddisfatti (pensate ancora al matrimonio!). Shapley ha formulato delle soluzioni in forma di algoritmi che a loro volta hanno ispirato importanti riforme di tipo istituzionale, alle quali ha contribuito Roth.
Alvin Roth è noto per i suoi lavori di teoria dei giochi e di economia sperimentale. Il Premio Nobel tuttavia gli è stato assegnato per il suo contributo nel campo del cosiddetto mechanism design, un'area dell'economia che si dedica alla regolamentazione dei mercati. Roth ha coniato a questo proposito l'espressione "ingegneria economica", che rende bene il senso della sua impresa.
Immaginiamo un medico, un avvocato, o un professore universitario a inizio carriera. Tutti questi professionisti si trovano ad affrontare un problema di matching, trovare il posto "giusto" per la persona "giusta", devono cioè scegliere ed essere scelti. Il mercato in teoria dovrebbe accoppiare ogni candidato al datore di lavoro più appropriato, prendendo in considerazione le preferenze di entrambe le parti riguardo a stipendio, abilità, aspirazioni, eccetera. Alcune di queste variabili però non sono inizialmente note, tendono a diventarlo solo successivamente. L'abilità di un medico, per esempio, si manifesta quando progredisce nella specializzazione, e una valutazione accurata del suo potenziale può essere fatta soltanto nell'ultimo anno di università. Nonostante ciò in molti mercati si è verificata storicamente una tendenza ad anticipare progressivamente il momento dell'assunzione, fino all'assurdità di offrire contratti vincolanti a ragazzi che avevano appena cominciato gli studi in medicina. Per quanto assurda, questa tendenza è facilmente spiegabile considerando la pressione della concorrenza: per cercare di strappare i medici migliori ai concorrenti, alcuni ospedali corrono il rischio di assumere uno studente promettente, anche sulla base di pochissime informazioni (per esempio sulla base dei primi voti di esame invece di aspettare il punteggio finale di laurea). Sapendo che alcuni concorrenti sono disposti a prendersi tale rischio, anche gli altri faranno lo stesso, formulando offerte anticipate e "a orologeria" (exploding offers), nel senso che vincolano il candidato a firmare il contratto di lavoro entro pochissimo tempo, senza avere la possibilità di attendere offerte alternative. In questo modo le transazioni sono effettuate in condizioni di ignoranza da entrambi i lati della domanda e dell'offerta: gli ospedali non sanno quali siano le reali caratteristiche dei candidati, e questi ultimi non sanno quali datori di lavoro siano davvero interessati ad assumerli. Così, in pratica, l'allocazione delle risorse del mercato lasciato a se stesso risulta inefficiente.
Roth ha il merito di aver "ingegnerizzato" i matching markets per medici, avvocati, e altre categorie professionali facendoli funzionare senza "attriti". Ha mostrato che si possono ottenere buoni risultati, per esempio, manipolando le norme sociali che regolano gli scambi. Una norma cruciale riguarda il mantenere la parola data: un'offerta "a orologeria" infatti è efficace soltanto se è ritenuta vincolante da parte di entrambi i contraenti. Se i candidati sono refrattari a rinnegare la parola data (nonostante la promessa fosse stata formulata perfino due anni prima della laurea!) diventa quasi impossibile impedire che offerte "a orologeria" vengano formulate sottobanco. Una soluzione consiste nel rendere trasparente a tutti i candidati che la professione ritiene perfettamente legittimo rinnegare un'offerta fino alla data di chiusura ufficiale del mercato. Questo semplice dispositivo è in grado di cambiare le aspettative dei partecipanti e di ripristinare un efficiente mercato della domanda e dell'offerta, come dimostrato dal matching market per i gastroenterologi americani, che lo stesso Roth ha riformato fra il 2005 e il 2006.

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