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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2012 alle ore 18:53.

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Shrek, il musicalShrek, il musical

Verde, rozzo e dissacrante. Bastano questi tre aggettivi per inquadrare il protagonista del musical che è ora ospite del Teatro Nuovo di Milano e che nei prossimi mesi occuperà i cartelloni di tutta Italia. È Shrek, l'orco misogino e burbero che nel tentativo di cacciare i nuovi coinquilini della sua palude si ritrova con un asino come migliore amico, una principessa orchessa al suo fianco e un'orda di nuovi amici pescati direttamente dal mondo delle favole.

Prima cartone della DreamWorks (e premio Oscar nel 2002), poi musical in scena a Seattle, è stato consacrato a Broadway come spettacolo campione d'incassi nel 2008, dove è rimasto in scena fino al 3 gennaio 2012 contando 441 performance. Rifatto a Londra al Theatre Royal Drury Lane l'anno scorso (dove resterà in programmazione fino al 2013) e già replicato anche nelle edizioni francese, spagnola, olandese, polacca e israeliana.

Perché piace. E piace proprio a tutti, a prescindere dall'età. Sarà la trama che mette di buon umore, fondata su ossimori come personaggi: un mostro dal cuore tenero, una principessa ben lungi dal rispettare i canoni di eleganza, un principe azzurro narciso, codardo, in totale antitesi con l'epiteto "Sua Altezza" e pure un po' bamboccione.
È ironico anche il nome Shrek, traslitterato in caratteri latini dall'yiddish e derivante da "shreck" che in tedesco significa "paura", così come è ironica l'assonanza del nome a quella dell'attore Max Schreck, il vampiro Nosferatu di Murnau.

Tutto inizia dal più tradizionale "c'era una volta", dove il narratore seduto in poltrona con le spalle al pubblico e il libro aperto sulle ginocchia è proprio Shrek, che racconta la sua storia alla pirandelliana maniera: la tecnica dell'impersonalità cade e la voce fuoricampo coincide subito con quella del protagonista (come se non fossimo già abbastanza in empatia con lui). Tutto l'intreccio è argomento noto, ma nonostante questo la regia a quattro mani firmata Ned Grujic e Claudio Insegno resta fedele alla versione originaria del 2001: nessun rifacimento, nessuna nuova chiave di lettura, nessuno stravolgimento né al primo, né al secondo atto. Dietro il sipario si ripropongono gli stessi volti noti del film d'animazione, ricreati dalle maschere di Sergio Stivaletti, dagli 80 costumi usati, dagli 86 accessori e 45 parrucche.

Ci vogliono due ore al trucco solo per trasformare Nicolas Tenerani in Shrek, che si esibisce con grande voce e grande cuore (incurante dell'impalcatura che gli pesa sulle spalle e sulle guance). Ce ne vogliono un po' meno per Piero di Blasio, Lord Farquaard nella finzione scenica, che simula la bassa statura mettendosi semplicemente in ginocchio (alla faccia degli effetti speciali). Magistrale l'interpretazione di Fiona per mano, voce e passi di danza di Alice Mistroni, che regala acuti da soprano (e da scrosci d'applausi). Poi c'è Ciuchino che cannibalizza totalmente l'attore Emiliano Geppetti: una mimica degna di Stanislavskij e in generale uno show a sé stante, per cui vale, da solo, il prezzo del biglietto. Accanto a loro, un cast di altri 14 attori e una troupe di 29 persone impegnate nella realizzazione.

Shrek The Musical
In scena fino all'11 novembre al Teatro Nuovo di Milano;
14 e 15 novembre al Teatro Lyrick di Assisi;
17 e 18 novembre al Teatro Politeama Pratese di Prato;
dal 20 al 25 novembre al Teatro Alfieri di Torino;
dal 27 novembre al 2 dicembre al Politeama Genovese di Genova;
dal 7 al 9 dicembre al Teatro Valli di Reggio Emilia;
dall'11 al 16 dicembre al Politeama Rossetti di Trieste;
dal 18 al 23 dicembre al Teatro Verdi di Firenze;
dal 28 al 31 dicembre all'EuropAuditorium di Bologna;
3 gennaio 2013 al Teatro Verdi di Gorizia;
5 e 6 gennaio 2013 - Teatro Sociale di Como;
dall'1 al 3 febbraio 2013 al Teatro Team di Bari;
dal 5 al 10 febbraio 2013 al Teatro Bellini di Napoli;
dal 12 febbraio al 3 marzo 2013 al Teatro Olimpico di Roma.

Regia: Ned Grujic e Claudio Insegno. Direzione Musicale: Dino Scuderi. Scene e Costumi: Luisa Spinatelli. Coreografie: Valeriano Longoni. Realizzazione Costumi: Brancato Costumi Teatrali–Milano.
Realizzazione Parrucche: Mario Audello.
Realizzazione Maschere: Sergio Stivaletti. Interpreti: Nicolas Tenerani, Alice Mistroni, Emiliano Geppetti, Piero Di Blasi, Marco Stabile, Claudia Campolongo, Valentina De Giovanni, Giulio Pangi, Alessandro Arcodia, Manuela Tasciotti, Pasquale Girone Malafronte, Fiorella Nolis, Elisa Colummi, Marco Trespioli, Andrea Attila Felice, Davide Dal Seno, Daniele Derogatis, Michelangelo De Marco, Beatrice Baldaccini.

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