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Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2012 alle ore 16:48.

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Dall'esordio alla regia di Dustin Hoffman all'ultimo film di Koji Wakamatsu, si alza il sipario sul Torino Film Festival 2012Dall'esordio alla regia di Dustin Hoffman all'ultimo film di Koji Wakamatsu, si alza il sipario sul Torino Film Festival 2012

Il Torino Film Festival 2012 si apre sotto il segno di Altan: il noto disegnatore e autore satirico (creatore di personaggi come Cipputi e la Pimpa) ha realizzato il manifesto che celebra la 30ª edizione della kermesse cinematografica piemontese.

In programma da venerdì 23 novembre a sabato 1 dicembre, il TFF 2012 proseguirà la strada tracciata negli ultimi anni, con Gianni Amelio per la terza volta presidente e un programma spalmato su diverse importanti sezioni.

Ad aprire la manifestazione troviamo «Quartet», l'esordio dietro la macchina da presa del settantacinquenne Dustin Hoffman: ambientato in una casa di riposo per cantanti lirici e musicisti, il film annovera nel cast attori del calibro di Maggie Smith, Michael Gambon e Pauline Collins. Come film di chiusura è stato invece scelto «Ginger & Rosa», ultima fatica dell'inglese Sally Potter, ambientata nella Londra degli anni '60, con Elle Fanning e Christina Hendricks.

La sezione più ricca di titoli rilevanti è Festa Mobile, dove si potranno ammirare diverse pellicole particolarmente attese in anteprima italiana: tra queste «Anna Karenina» di Joe Wright, l'ultima trasposizione del celebre romanzo di Lev Tolstoj con protagonista Keira Knightley, «Ruby Sparks» della coppia Jonathan Dayton-Valerie Faris, di ritorno dietro la macchina da presa sei anni dopo il successo di «Little Miss Sunshine», e il curioso «A Liar's Autobiography», diretto a sei mani e presentato come una storia delirante basata sulla falsa autobiografia di Graham Chapman, membro dei Monthy Python scomparso nel 1989.

La vera sorpresa di quest'anno è però Torino XXX, una rassegna per festeggiare il trentesimo compleanno della kermesse, dove verranno mostrati gli ultimi lavori di registi scoperti in passato dalla manifestazione piemontese: tra le tante proposte, svettano «11/25 The Day He Chose His Own Fate», diretto da Koji Wakamatsu (regista giapponese scomparso lo scorso 17 ottobre) e incentrato sugli ultimi giorni di vita di Yukio Mishima, «Holy Motors», un'affascinante riflessione sul cinema a opera di Leos Carax, «No» di Pablo Larraín, vincitore della Quinzaine all'ultimo Festival di Cannes, e «What Richard Did» di Lenny Abrahamson, regista irlandese vincitore del a Torino nel 2007 con «Garage».

Anche in questa edizione, sotto la Mole, si potranno ammirare film per stomaci forti, in particolare nella sezione Rapporto Confidenziale: da citare, tra questi, «Chained» di Jennifer Lynch, figlia del grande David, «Compliance» di Craig Zobel e, soprattutto, gli attesissimi «The Lords of Salem» di Rob Zombie e «The Land of Hope» di Sion Sono.

Il concorso sarà composto da sedici titoli, che verranno valutati da una giuria capitanata da Paolo Sorrentino. I grandi favoriti per la vittoria finale sembrano essere «Call Girl» di Mikael Marcimain, un dramma svedese incentrato sulla perdita dell'innocenza di due ragazzine, «Breaking Horizon» della tedesca Pola Schirin Beck e «Arthur Newman» di Dante Ariola con protagonisti Colin Firth e Emily Blunt. In competizione anche tre italiani: «Noi non siamo come James Bond» di Mario Balsamo, «Smettere di fumare fumando» di Gipi, di ritorno dietro la macchina da presa dopo «L'ultimo terrestre», e «Su re» di Giovanni Columbu.

All'interno di Onde, sezione dedicata al cinema sperimentale, ci sarà un omaggio a Miguel Gomes, cineasta portoghese di cui verrà proposto l'intera opera, compreso l'ultimo «Tabù», presentato con grande successo al Festival di Berlino 2012.

La retrospettiva completa più significativa è però quella dedicata al regista americano Joseph Losey (1909-1984), autore di titoli memorabili come «Il servo» (1963), «L'incidente» (1967) e «Messaggero d'amore» (1970).

In conclusione, da segnalare l'assegnazione del Gran Premio a Torino (riconoscimento attribuito ad artisti che hanno contribuito a rinnovare il linguaggio cinematografico) a due importanti autori: Ettore Scola, per l'attenzione con cui ha tratteggiato le dinamiche sociali del nostro paese, e Ken Loach, per l'umorismo e la forza morale del suo cinema. Al termine della cerimonia di premiazione del regista inglese, in programma nella serata di lunedì 26 novembre, verrà proiettato il suo ultimo film, «The Angels' Share», vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2012.

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