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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2012 alle ore 08:15.

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In uno sketch dei Monty Python, un uomo, in un negozio di animali, protesta perché il pappagallo che ha appena comprato è morto. Ma il venditore controbatte che il pappagallo sta solo dormendo. Come mai, allora – dice l'altro – il volatile è irrigidito e le zampe sono legate al sostegno con una corda? Lo sketch è esilarante perché l'interpretazione, data in cattiva fede, del presunto «sonno» del pappagallo evidenzia come la morte sia un dato reale e incontrovertibile. L'esempio torna utile per entrare nel merito della discussione sul «nuovo realismo», proposta dalla raccolta di saggi Bentornata realtà, per la cura di Mario De Caro e Maurizio Ferraris. Come mostra la storia del pappagallo, al di là delle interpretazioni che si possono dare di una certa realtà, esiste uno «zoccolo duro» del reale che è inemendabile – come afferma Ferraris – e che può mettere in crisi le nostre credenze sul mondo. Il «nuovo realismo» chiude, finalmente, l'era interminabile dell'antirealismo postmodernista, l'era del «non esistono fatti, solo interpretazioni», propugnata da filosofi analitici come Rorty e Goodman e continentali come Lyotard e Derrida.
I saggi dei nuovi realisti Akeel Bilgrami, Mario De Caro, Michele Di Francesco, Umberto Eco, Maurizio Ferraris, Diego Marconi, Hilary Putnam, Carol Rovane, John Searle e dello psicoanalista Massimo Recalcati come voce dissenziente, si articolano in due sezioni. La prima tratta della questione epistemologica del realismo, in che termini cioè sia possibile filosoficamente dare una conoscenza corretta della realtà. La seconda tratta della questione più strettamente ontologica del realismo, ovvero di quella «resistenza» della realtà delle cose, radicata nella percezione sensibile, che è l'appiglio teorico per sgominare l'assalto delle mille interpretazioni. Il nuovo realismo proposto da Ferraris è un progetto che ambisce a costruire strumenti teorici adatti ad affrontare le grandi questioni della contemporaneità, in primis la costruzione di un sapere scientifico condiviso. Il programma si articola in quattro punti: 1. l'adozione di una visione critica della realtà, attraverso cui mettere a fuoco concetti come «verità» e «oggettività»; 2. l'adozione di un paradigma in parte «ermeneutico», perché i nuovi realisti non negano che le interpretazioni contribuiscano a conoscere la realtà; 3. la negazione del pensiero antiscientifico postmodernista, dal momento che occuparsi della scienza è compito della filosofia; 4. l'assunzione, infine, di una responsabilità pubblica della filosofia, che si assume il compito di chiarire e diffondere le grandi questioni della contemporaneità presso il pubblico. Ogni intervento si incentra su un aspetto della questione «realtà». Il saggio di Bilgrami sul problema della veridicità delle nostre credenze. L'intervento di Rovane sulla relazione tra realismo e relativismo. Quello di Searle sulla gestione dell'incremento delle conoscenze nella società. Quello di De Caro sul chiarimento delle due principali tesi realistiche. E poi c'è il realismo «del senso comune» di Putnam. Il realismo «negativo» di Eco. Il realismo «minimale» di Marconi. Il realismo «mentale» di Di Francesco. Il volume mostra che nel «nuovo realismo» c'è tanto di nuovo, anche se non la realtà che, come tale, e fortunatamente, è sempre vecchia.
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Bentornata realtà. Il nuovo realismo in discussione, a cura di Mario De Caro e Maurizio Ferraris, Einaudi Stile Libero, pagg. 230, € 17,00
due convegni a roma e a bonn
Pubblichiamo qui a lato due estratti da Bentornata realtà. Il nuovo realismo in discussione, a cura di Mario De Caro e Maurizio Ferraris, in questi giorni in libreria, con saggi di Bilgrami, De Caro, Eco, Di Francesco, Ferraris, Marconi, Putnam, Recalcati, Rovane, Searle. Il 19 e 20 il volume sarà presentato a Roma alla Fondazione Rosselli (via della Lungara, 10) assieme ad altre pubblicazioni sul tema e all'ultimo fascicolo di Alfabeta in un convegno dedicato alla dimensione cosmopolitica del realismo e sue ricadute nella politica e nella comunicazione, con il coordinamento scientifico di Luca Taddio e Francesca Traclò (informazioni segreteria@fondazionerosselli.it).
La discussione proseguirà il 22 novembre al Käte Hamburger Centre for Advanced Study «Law as Culture» di Bonn in Germania (finger@uni-bonn.de)
con la partecipazione di John Searle, Maurizio Ferraris, Markus Gabriel, Werner Gephart

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