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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2012 alle ore 12:42.

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L'umorismo british di "Nudi &Crudi" fa il tutto esaurito con Alessandra FaiellaL'umorismo british di "Nudi &Crudi" fa il tutto esaurito con Alessandra Faiella

Alan Bennett trionfa in un piccolo teatro della periferia milanese. È un successo solo apparentemente inspiegabile, perché lo scrittore e drammaturgo inglese, autore di diversi capolavori fra cui "La sovrana lettrice" e "La pazzia di Re Giorgio" (entrambi pubblicati da Adelphi), è maestro di quello humor british non sempre facile da trasporre in scena scansando il tedio o il macchiettistico.

In "Nudi & Crudi" (The clothes they stood up in), adattamento teatrale di Edoardo Erba e regia di Marco Rampoldi, l'operazione non si può dire che sia riuscita alla perfezione, ma ha superato a pieni voti il test del pubblico, tanto più che sono state organizzate repliche straordinarie per accontentare le numerose richieste. Sarà stata l'aggiunta di qualche ingrediente nostrano che ha smussato alcune spigolosità del testo, sta di fatto che lo spettacolo ha presa in un momento in cui si fatica a riempire le sale teatrali, soprattutto quelle lontano dai centri storici. Nello sviluppo della vicenda, che vede due coniugi rientrare a sera e trovare l'appartamento completamente svaligiato "compresa la carta igienica", a dominare la scena è lei, Alessandra Faiella, attrice comica irresistibile, già nota anche al pubblico televisivo, che nella sua lunga carriera ha percorso un tracciato meno accomodante ed ora ha scelto di mettersi alla prova con un Bennet d'annata e con compagni d'avventura di differente formazione.

La sua vena comica si esprime nel ruolo di una moglie svampita e ottusa che individua nella malasorte la possibilità di rompere l'involucro alienante in cui è rinchiusa da un marito pignolo e paranoico. Il legnoso consorte è interpretato da Max Pisu con un approccio recitativo che risulta più lieve, per certi tratti quasi dissonante. Quel Mr Ransome che nel testo originale ha un profilo più snob e arrogante, nella messa in scena di Rampoldi si avvicina di più allo stereotipo del marito italiano. Anche il bravo Claudio Moneta sembra staccarsi dal contesto, con qualche decibel di troppo, nello sforzo di tener testa al carosello di personaggi da interpretare (il poliziotto, lo psicologo, il vicino). Mr e Mrs Ransome si spogliano delle loro nevrosi di coppia davanti a un pubblico divertito e la loro (non) comunicazione si sfalda di fronte al tragicomico evento che li ha colti di sorpresa, destabilizzando le certezze di lui e offrendo un'illusoria via di fuga a lei, fino al colpo di scena finale. Un'asciugata al testo ne avrebbe aumentato l'efficacia, ma alla fine il canovaccio regge e il rischio di deragliare nel cabaret è sventato. Il risultato è apprezzabile, i tre attori diversamente bravi, il pubblico soddisfatto e Bennett è salvo, forse più comico e molto meno british.

Nudi e crudi (The clothes they stood up in) di Alan Bennett
Traduzione e adattamento di Edoardo Erba
Con Max Pisu e Alessandra Faiella
Con la partecipazione di Claudio Moneta
Regia di Marco Rampoldi
Fino al 25 novembre
Al Teatro della Cooperativa via Hermada 8 Milano (zona Niguarda)
Consigliabile prenotare tel. 02:6420761-02.64749997

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