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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2012 alle ore 08:16.

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In un articolo ricevuto da «Plos One» il 15 maggio e pubblicato il 13 novembre scorso, quarantacinque ricercatori descrivono l'interazione tra Env e Tat, due proteine del virus Hiv, osservata nelle cellule di macachi infettati con un virus simile. «Potrebbe spiegare la bassa efficacia di vaccini basati sull'Env... Siccome la Tat si lega all'Env» e si sarebbe mostrata efficace in trial clinici di fase 1 e 2, «nuove strategie dovrebbero fruttare quelle interazioni sia per i vaccini preventivi che per quelli terapeutici».
L'efficacia della Tat è ignota finché non usciranno i risultati della fase 1 conclusa nel 2005, e della fase 2 tuttora in corso. Eppure «in base a questi risultati, un nuovo esperimento clinico di fase 2 è iniziato in Sudafrica su pazienti» e «complessi Tat-Env sono provati come prevenzione in fase 1 in Italia», anche se «questi risultati» erano inediti fino a due settimane fa e nessuno li ha confermati.
Perciò abbiamo letto anche Aids. Lo scandalo del vaccino italiano. Vittorio Agnoletto e Carlo Gnetti chiedono com'è possibile che dal 1998 le ricerche di Ensoli ricevano il 50% dei fondi nazionali per l'Aids; i finanziamenti siano decisi dai beneficiari; i controlli svolti da parenti e amici; i pazienti reclutati e poi eliminati in corso d'opera; le obiezioni degli scienziati liquidate con un "tutta invidia" o si "facciano i fatti loro". Quelle di Robert Gallo soprattutto, scopritore della Tat, nel cui laboratorio – si apprende dalla sua prefazione al libro – Barbara Ensoli non si occupava di virus.
Nessuno del suo gruppo e dell'Istituto nazionale di Sanità (Ins) ha accettato di rispondere alle domande degli autori. Eppure Agnoletto lo conoscono tutti, da medico e fondatore della Lega italiana per la lotta all'Aids, parlamentare, dalla fine degli anni 80 segue i percorsi di ogni vaccino con una speranza tenace. Sa pure a memoria il codice di Helsinki che tutela i pazienti, conosce le regole. Ah, ma all'Ins, gli era stato detto in passato, le regole sono diverse! Tutte flessibili, salvo quella che vieta ogni critica, pena la perdita del lavoro. Fra gli esperti che non fanno parte del gruppo Ensoli, qualcuno parla ma solo a condizione di rimanere anonimo. Fra i politici e i colleghi della scienziata, c'è «un'epidemia di smemoratezza». Fa eccezione il professor Fernando Aiuti del l'università La Sapienza, che dal 2003 interpella le autorità competenti sulle carenze del trial di fase 1 al quale partecipava. Non lo fa tacere nemmeno il processo per diffamazione che Ensoli gli intenta (e perde).
Agnoletto e Aiuti rissano da sempre sul ruolo delle case farmaceutiche nella ricerca e hanno simpatie politiche opposte, ma «in questa vicenda, senza esserselo mai detto, si sono trovati dalla stessa parte», in cerca della verità. Insieme alla veterinaria Antonella Comini, cacciata perché pretendeva di far rispettare le regole almeno per i macachi il cui maltrattamento inficiava i risultati; a Gilberto Corbellini, professore di storia della medicina alla Sapienza e collaboratore di un quotidiano che, sospettiamo, non è tanto caro ad Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum nel 2001. Li mette fra quelli in cerca di verità anche loro, preoccupati come lui per i pazienti arruolati, soprattutto in Sudafrica, arrabbiati come lui per le promesse assurde e i comportamenti a rischio che hanno suscitato. Per l'arroganza del presidente Garaci che regna onnipotente sull'Isn per diritto politico se non divino, e mobilita i cronisti fedeli contro chi esige un po' di trasparenza, per favore, ché sta spendendo soldi nostri.
«Non avremmo voluto scrivere questo libro», dicono gli autori. Né avremmo voluto leggerlo. Non è un capolavoro infatti, solo una breve istruttoria, prove raccolte in fretta per uscire entro il 1° dicembre perché almeno nella giornata mondiale dell'Aids altri chiedano "com'è possibile?" ai ministri della Sanità e degli Esteri. Se siamo in tanti con i «testimoni» che non sono rimasti zitti, i volontari e i sieropositivi che ne discutono sui forum, forse questa volta risponderanno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vittorio Agnoletto, Carlo Gnetti,
Aids. Lo scandalo del vaccino italiano, prefazione di Robert Gallo, Feltrinelli, Milano, pagg. 146, € 14,00

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