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Questo articolo è stato pubblicato il 01 gennaio 2013 alle ore 14:51.

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Dopo le esposizioni a Milano (alla Triennale e a Palazzo Isimbardi) e a Crema, anche il comune di Soresina dedica una mostra a Leone Lodi. Le opere dell'artista, allievo di Adolfo Wildt e collaboratore di Mario Sironi e Gio Ponti, rientrano così nella sua città natale dove Lodi tornò a vivere dopo la distruzione dello studio e dell'abitazione milanesi, durante i bombardamenti del '43.

Destinato a diventare uno dei maestri della scultura del Novecento, incominciò a lavorare giovanissimo facendosi notare molto presto da importanti architetti. La passione per un'arte monumentale e l'abilità nel concepire immagini di grandi dimensioni come parte integrante dello spazio urbano, gli valsero una serie di commissioni soprattutto nel capoluogo lombardo, dove numerosi rimangono i segni del suo talento. A partire dagli altorilievi con i quattro elementi che decorano la facciata di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa, per arrivare alle numerose statue poste nei Cimiteri Maggiore e Monumentale, fino alle sculture per il Teatro Manzoni.

Apprezzato da un artista del calibro di Sironi, che con lui collaborò in più di un'occasione, Leone Lodi lavorò con architetti quali Agnoldomenico Pica, Marcello Piacentini, Giuseppe Pagano, Giulio Minoletti, Eugenio Faludi oltre che, ovviamente, Paolo Mezzanotte.

Attento ad ogni fase, ad ogni aspetto della realizzazione delle sue opere, dallo studio dei materiali alle scelta della tonalità delle pietre, Lodi ha realizzato delle sculture in grado di dialogare alla perfezione con gli elementi delle costruzioni nelle quali sono inserite. Alla ricerca costante di un'armonia ideale fra architettura, scultura e pittura. Come si nota nei rilievi della Torre dei Venti, meglio nota come la Torre dell'autostrada all'uscita di Bergamo oppure, per esempio, negli altorilievi modellati per l'Università Bocconi (dei quali, in mostra, si possono ammirare alcuni gessi preparatori).

L'esposizione allestita nelle antiche sale del Palazzo del Podestà di Soresina, in provincia di Cremona, si intitola "I segreti dello scultore". Una galleria di circa quaranta opere tra gessi, marmi e bronzi (tra i quali anche alcuni inediti) che coprono un lungo arco temporale, dagli esordi all'ultima fase della carriera del maestro. Questa serie di lavori, insieme ad un gruppo di disegni scelti nel ricco patrimonio del suo archivio, vuole indagare il cammino, le evoluzioni, le eredità e le sperimentazioni che hanno contraddistinto le diverse fasi della produzione artistica dello scultore.

E la mostra non è un evento isolato ma costituisce la prima tappa di un percorso finalizzato a valorizzare la figura di Lodi che culminerà nella realizzazione di un museo monografico dedicato alla sua opera e allestito nel centro storico della città.

Leone Lodi
"I segreti dello scultore" (a cura di Chiara Gatti)
Dall'8 dicembre 2012 al 17 marzo 2013.
Orari: sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, venerdì dalle 16 alle 19, martedì mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12 (previa prenotazione al numero al numero 0374349414). Lunedì chiuso.

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