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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2012 alle ore 12:27.

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Nella foto Claudia Gerini in una scena di "Tulpa", di Federico ZampaglioneNella foto Claudia Gerini in una scena di "Tulpa", di Federico Zampaglione

Courmayeur torna a tingersi di noir: dal 10 al 16 dicembre è in programma «Noir in Festival», una delle più importanti manifestazioni culturali dell'autunno-inverno italiano. Giunta alla sua 22ª edizione, la kermesse mantiene vive, anche quest'anno, entrambe le anime che l'hanno sempre contraddistinta: cinema e letteratura.

Ad aprire la rassegna troviamo «Hitchcock», diretto da Sacha Gervasi e incentrato sulla lavorazione di «Psycho» del 1960, con Anthony Hopkins nei panni del maestro del brivido e Scarlett Johansson in quelli dell'attrice Janet Leigh. Come titolo di chiusura, invece, una vera e propria sorpresa: «Frankenweenie» l'ultima fatica di Tim Burton, girata in animazione stop-motion e ispirata a un suo mediometraggio del 1984.

Nel mezzo, due attese proiezioni fuori concorso: «Juan dei morti» di Alejandro Brugués, in cui un'invasione di zombie getta nel panico l'isola di Cuba, e «La regola del silenzio» di Robert Redford, presentato in anteprima all'ultima Mostra di Venezia. In occasione della proiezione di quest'ultimo, verrà riproposto anche il documentario «Underground» di Emile De Antonio del 1976 sul gruppo terroristico Weather Underground, a cui «La regola del silenzio» fa diretto riferimento.

Nella sezione competitiva, dieci i film che verranno votati da una giuria internazionale composta, tra gli altri, da Jennifer Lynch, Francesca Neri e Pippo Delbono.

Tre gli italiani in gara per vincere l'ambito Leone Nero: la black comedy «Breve storia di lunghi tradimenti» di Davide Marengo, il thriller psicologico «L'innocenza di Clara» di Toni D'Angelo e l'horror «Tulpa» di Federico Zampaglione, di ritorno dietro la macchina da presa a tre anni di distanza da «Shadow». Grande favorito per il premio finale potrebbe però essere «The Hypnotist», esordio nel cinema di genere dello svedese Lasse Hallström, l'autore di «Buon compleanno Mr. Grape» del 1993 e «Chocolat» del 2000.

Tra gli eventi speciali, il 12 dicembre, Gabriele Salvatores incontrerà il pubblico per raccontare alcuni dettagli sulla sua nuova opera «Educazione siberiana», in uscita nei prossimi mesi.
Sul fronte letterario il Raymond Chandler Award andrà a Don Winslow, ospite d'onore della kermesse, il cui ultimo romanzo, «I re del mondo», è da poco in vendita nelle librerie italiane.

Altra presenza particolarmente significativa è quella di Evan Wright, scrittore che ne «Il re» ha raccolto l'autobiografia di John Riccobono, modello dello «Scarface» interpretato da Al Pacino nel film di Brian De Palma del 1983.

Da sottolineare, in conclusione, l'attenzione che il Festival sta dedicando negli ultimi anni al piccolo schermo: a Courmayeur verranno svelate, infatti, l'ottava stagione di «Criminal Minds», la settima di «Dexter» e la novità «Awake». Suscita molto interesse anche la nuova serie francese, «Jo», con Jean Reno, che si augura di ripetere il successo della connazionale «Profiling», giunta alla quarta stagione, con protagonista Odile Vuillemin nei panni della criminologa Chloe Saint-Laurent.

Courmayeur Noir in Festival
10-16 dicembre 2012

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