Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2012 alle ore 08:19.
di Quirino Principe
Il libro, fra i più importanti del 2012, nasce da una convergenza di volontà e alte passioni. Fu voluto dalla città di Torino e dalla Regione Piemonte, e realizzato dal Regio di Torino, in armonia con l'edizione 2006 di Settembre Musica. L'autore protagonista è il centro del libro, poiché è lui stesso a illustrare le proprie musiche, ispirate a un grandioso e nobilmente ironico progetto di sintesi tra stili tra loro diversissimi da epoche tra loro remote. A Enzo Restagno si deve la struttura del libro e la sua incisività, nonché un'introduzione che nella sua voluta brevità apre ai lettori mille prospettive di storia e di estetica della musica. Né dimentichiamo Roderic Dunnett, che aggiunge alla chiarezza d'idee e di linguaggio del protagonista-autore una biografia e cronologia delle opere, dal taglio esemplare per esattezza di pensiero. Sir Peter Maxwell Davies, detto «Max» dagli amici, nato a Salford, presso Manchester, l'8 settembre 1934, è venuto al mondo nell'anno in cui scomparvero tre grandi musicisti britannici: Edward Elgar, Frederick Delius, Gustav Holst. Roderic Dunnett osserva come il nord-ovest d'Inghilterra, il Lancashire e la stessa Manchester abbiano generato nel Novecento una schiera di geniali artisti e scrittori: il pittore Lawrence Stephen Lowry, i compositori William Walton, Alan Rawsthorne, Humphrey Searle, il leggendario contralto Kathleen Ferrier, gli attori Albert Finney, sir Ben Kingsley e sir Ian McKellen, fra gli altri. Nel 1967, Max ha scelto come residenza l'isola di Hoy, nelle Orcadi (Orkney), vicino alla mendelssohniana Staffa e alla sua «grotta di Fingal». Dal 2004 è Master of the Queen's Music, compositore ufficiale di Sua Maestà la Regina: la carica che fu già di sir Benjamin Britten. Ama l'Italia, parla bene la nostra lingua, è attratto dal fascino del latino: con nostra gioia toccò a noi il ruolo di recitante del testo latino in un'esecuzione della sua Missa super L'Homme armé (1968). In Italia, Max ha una casa in cui respira amicizia allo stato puro: quella di Mauro Ceccanti. A Ceccanti e al suo Contempoartensemble è dedicato un lavoro troppo recente (luglio 2012) e perciò non menzionato nel libro: The Trojan Games, dal V libro dell'Eneide di Virgilio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Peter Maxwell Davies, La natura,
la musica e la storia, a cura di Enzo Restagno, note di Roderic Dunnett, Ricordi, Milano - Settembre Musica, Torino, pagg. 220, € 25,00