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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2013 alle ore 15:53.

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Rudolf Nureyev e Carla Fracci nell'interpretazione di Romeo e Giulietta nel 1981 (Olycom)Rudolf Nureyev e Carla Fracci nell'interpretazione di Romeo e Giulietta nel 1981 (Olycom)

Mostre, spettacoli, incontri, gran galà, nuove creazioni. I grandi teatri d'opera ricordano Rudolf Nureyev nel ventennale della scomparsa, avvenuta a Parigi il 6 gennaio del 1993. Si parte con l'Opera di Parigi e la Soiree d'hommage a Rudolf Nureyev (6 marzo 2013). Sempre in Francia all'Opera di Bordeaux in programma una creazione originale, Quatres tendences, dedicata al "tartaro volante" ( 16-25 marzo).
Al Teatro Chatelet sarà invece ospite il Balletto dell'Opera di Vienna con una serata di gala (4-6 giugno), nella stagione dell'Opera ritorna Don Chisciotte nella versione Nureyev (23-27 luglio), mentre in autunno verrà inaugurato, sempre a Parigi, uno spazio (Lieu de Memoire) dedicato al grande danzatore russo. In Inghilterra l'English National ballet ricorderà Rudolf Nureyev attraverso tre balletti: Petruska di Fokine, Chant du compagnon errant di Maurice Bejart, il terzo atto da Raimonda, rimontato dallo stesso Nureyev dall'originale di Petipa (Coliseum di Londra, dal 25 al 27 luglio). La compagnia del Royal Ballet di Londra avrà in programma Raimonda (fino all'11 gennaio) e Marguerite et Armand (dal 12 febbraio), mentre negli spazi della Royal Opera House verrà allestita una mostra dedicata al grande fuoriclasse russo.

Il ricordo di Carla Fracci
«Non mi sembra vero, sono trascorsi 20, lunghissimi anni dalla scomparsa di Rudolf Nureyev. Avevo sentito Rudy pochi giorni prima della sua morte. Un flebile soffio di voce. Non riuscimmo a dirci nulla. Solo silenzi e lacrime». E' il ricordo commosso di Carla Fracci a vent' anni dalla scomparsa Nureyev, suo storico partner.
«La nostra storia cominciò nel 1963, esattamente 50 anni fa al Festival di Spoleto. Danzavamo insieme una creazione su musiche di Gluck. Accanto a noi anche Antonio Gades, Ferruccio Soleri, Andrè Prokovski, Giancarlo Vantaggio, Anna Razzi».
«Ci siamo rivisti più volte dopo quel giorno. Ricordo che, con mio marito Beppe Menegatti, eravamo andati ad applaudirlo al Covent Garden di Londra dove Rudolf interpretava Il lago dei cigni accanto a dame Margot Fonteyn. Ricordo una fila interminabile per poterlo salutare. Rudy mi scorse. Ci abbracciammo - ha proseguito Carla Fracci nei suoi ricordi - Quell'abbraccio suggellò uno straordinario solidazio artistico, rappresentazioni memorabili, da Giselle a Sylphide che si interruppero solo alla morte». Carla Fracci ha ricordato il "tartaro volante" anche nel privato. «Era un uomo di straordinaria e profonda solitudine, ma un uomo di grandi tenerezze. La sua fuga dalla Russia l'aveva segnato per sempre ed anche qualche amicizia, forse sbagliata».

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