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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2013 alle ore 18:41.

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«Ogni grande film inizia con un'idea, ed è una testimonianza di come gli artisti trovino continuamente nuove idee, nuove storie, nuovi punti di vista e nuovi modi per condividerli, anno dopo anno. Non vediamo l'ora di poter ammirare questi artisti, non solo attraverso le loro parole e le immagini che vedremo sullo schermo, ma anche attraverso il dialogo che creano con il pubblico grazie al nostro Festival»: con queste parole Robert Redford ha introdotto l'edizione 2013 del Sundance Film Festival, manifestazione di cui è orgoglioso testimonial e fondatore.

Nata nel 1978 con l'appellativo di Utah/US Film Festival, la kermesse (il cui nome attuale è stato acquisito nel 1991) è diventata molto presto la principale vetrina mondiale del cinema indipendente, americano e non.

Tra le proposte della rassegna di quest'anno, in programma dal 17 al 27 gennaio, spicca il nome di un regista italiano come Giorgio Diritti, che presenterà la sua ultima fatica, Un giorno devi andare, all'interno del concorso World Dramatic. Dopo i grandi successi di critica delle sue due opere precedenti (Il vento fa il suo giro del 2005 e L'uomo che verrà del 2009), le aspettative sono davvero alte per questo titolo, ambientato in Amazzonia, con protagonista Jasmine Trinca.

Nella stessa sezione troviamo un'altra co-produzione italiana: Il futuro di Alicia Scherson (giovane autrice di origine cilena) con Rutger Hauer, Manuela Martelli e Nicolas Vaporidis. I loro principali contendenti per la vittoria finale saranno Metro Manila di Sean Ellis e Crystal Fairy del cileno Sebastián Silva.

Ancor più ricco e suggestivo è il concorso U.S. Dramatic, dove si sfidano unicamente pellicole indie a stelle e strisce: particolare interesse destano Kill Your Darlings di John Krokidas, in cui l'ormai ex Harry Potter Daniel Radcliffe veste i panni del poeta Allen Ginsberg, e Ain't Them Bodies Saints di David Lowery con Casey Affleck e Rooney Mara.
Curiosità anche per l'esordio di Francesca Gregorini (nata a Roma nel 1968 ma trasferitasi giovanissima negli Stati Uniti), Emanuel and the Truth About Fishes, che annovera nel cast Jessica Biel e Alfred Molina.
Al di là delle varie competizioni (di cui sono protagonisti anche i documentari), il Sundance Film Festival 2013 punta su un Fuori Concorso di altissimo livello dove sono state selezionate diverse anteprime mondiali di grande richiamo.

Non mancano, in questo gruppo, figure chiave del cinema indipendente americano come Richard Linklater (Before Midnight), David Gordon Green (Prince Avalanche) o la coppia Rob Epstein-Jeffrey Friedman (Lovelace, con Amanda Seyfried nei panni della star di Gola profonda) ma vi è spazio anche per diversi autori provenienti da altri paesi: dall'inglese Michael Winterbottom (The Look of Love) alla neozelandese Jane Campion (Top of the Lake) fino al sud-coreano Park Chan Wook con l'attesissimo Stoker.

Una menzione speciale, inoltre, all'esordio dietro la macchina da presa del celebre attore Joseph Gordon-Levitt con Don Jon's Addiction.
Infine, tra gli eventi collaterali, da segnalare il grande rilievo che, come da tradizione, verrà dato alla musica: in cartellone ci sono performance dal vivo, tavole rotonde sui rapporti tra suoni e immagini all'interno del cinema e alcuni laboratori su come realizzare una colonna sonora.

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