Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2013 alle ore 13:15.

My24

"Un ritratto di Edouard Manet é il duplicato morale e fisico della persona", scrisse il critico d'arte Charles Flor. L'artista francese, grande profeta del realismo, si impegnó a dipingere solo quello che vedeva. La realtá nel senso piú vasto del termine: non solo l'aspetto della persona ma anche la sua vita, il suo ruolo sociale, la sua personalitá, gli abiti, gli oggetti, i libri, i quadri, le mille cose che creano e definiscono il suo ambiente.

Manet ha sempre dipinto ritratti dal vero, eppure questo aspetto della sua arte é stato trascurato. La mostra che apre questo weekend alla Royal Academy di Londra é la prima dedicata ai ritratti di uno degli artisti piú celebri dell'Ottocento francese. Non si tratta di una retrospettiva ma di una mostra tematica, divisa per soggetti. "Manet é il padre dell'arte moderna, - afferma Maryanne Stevens, direttrice della mostra. – Ha voluto creare un nuovo linguaggio visuale e ha sempre rischiato, senza curarsi dei critici che non sono mai riusciti a incasellarlo."

Manet, troppo individualista, non volle mai aderire al movimento degli Impressionisti e non partecipó mai alle loro mostre, ma li sostenne sempre. Quando sentí dire che la gente lo confondeva con Claude Monet, volle conoscere "quest'uomo che ha un nome cosí simile al mio." Fu l'inizio di un'amicizia duratura, come dimostra il tenero e informale ritratto di Monet con moglie e figlio a riposo in un giardino. "E' il Raffaello dell'acqua", disse Manet del suo quasi-omonimo. Altrettanta informalitá nel ritratto dell'artista italiano Giuseppe de Nittis, sdraiato sull'erba a riposarsi con la moglie e il figlio piccolo.

La mostra inserisce Manet nel suo ambiente, quello straordinario milieu artistico e letterario della Parigi della seconda metá dell'Ottocento. Amico fedele e generoso, fu ripagato con altrettanta lealtá. Assieme a Charles Baudelaire cercó di definire l'arte e la bellezza moderna. Quando il Salone rifiutó un suo quadro, Emile Zola scrisse un appassionato trattato in sua difesa. Per ringraziarlo, Manet dipinse il ritratto dello scrittore, accanto alla sua penna, circondato dagli oggetti a lui cari. Piú informale ma altrettanto vivo il ritratto di un altro amico e sostenitore, il poeta Stéphane Mallarmé.

Oltre alla pittura e all'amicizia l'altra grande passione di Manet fu la bellezza femminile, e la mostra presenta ritratti straordinari di donna, dalla moglie Suzanne all'allieva Eva Gonzales, dalla cognata artista Berthe Morisot alla modella Victorine Meurent, la protagonista di Le déjuner su l'herbe e Olympia, che ha una sala dedicata solo a lei.

Fare mostre "è vitale per l'artista, un sine qua non, - scrisse Manet. – E' trovare amici e alleati per la battaglia." Manet, bersagliato dai critici in vita, ha vinto la battaglia e anche la guerra. Questa mostra londinese é un successo ancora prima di aprire: le prevendite di biglietti sono state tali che diverse giornate sono giá "sold out". Per non deludere nessuno, la Royal Academy sta allungando l'orario di apertura alla sera tardi e alla domenica.

Manet: Portraying Life
Royal Academy of Arts
26 gennaio – 14 aprile 2013
Sponsored by BNY Mellon

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi