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Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2013 alle ore 08:16.

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Ci sono libri che arano il terreno a tutta una generazione. Anarchia, Stato e Utopia di Robert Nozick resta nel tempo come la difesa più filosoficamente elegante delle ragioni dello «Stato minimo».
L'autore fece scalpore, prendendo di petto Una teoria della giustizia del collega John Rawls. Né l'uno né l'altro sono stati «intellettuali pubblici», ma hanno influenzato come pochi le coordinate del dibattito pubblico. Questo nuovo Cambridge Companion ad Anarchia, Stato e Utopia prova però a leggerlo non solo alla luce della polemica con Rawls (che occupa la seconda parte del volume, tripartito come suggerisce il titolo). Ralf Bader (New York University) e John Meadowcroft (King's College) hanno riunito contributi di taglio diverso. I più rilevanti si occupano della prima e della seconda parte del libro di Nozick: ovvero dell'anarchia (da cui Nozick esce con un «processo a mano invisibile» che conduce allo Stato minimo) e dell'utopia. Il Companion comprende saggi di Richard Arneson, Fred Feldman, Barbara Fried, Gerald Gaus, Chandran Kukathas, Michael Otsuka, David Schmidtz, Peter Vallentyne, oltre che dei due curatori. In parte si tratta di lavori d'impianto originale, in parte – com'è doveroso in un «Cambridge Companion» – di testi che fanno il punto del dibattito (particolarmente prezioso, sotto questo aspetto, il capitolo di Meadowcroft sulla teoria del titolo valido).
Nozick immagina che lo Stato si formi a partire dallo stato di natura, nel corso di un processo nel quale, fra più agenzie di protezione, ne emerge una «in posizione dominante». Murray Rothbard, a questo proposito, ha parlato di «immacolata concezione dello Stato». Jerry Gaus (University of Arizona), al contrario, trova persuasiva la teoria nozickiana: «Lo Stato minimo non è semplicemente giustificato nel senso che esso è moralmente legittimo, ma giustificato nel senso che i più sono in condizione migliore e nessuno in condizione peggiore rispetto ai propri diritti alla vita, alla libertà e alla proprietà, di quanto sarebbero nello stato di natura». Il suo è un punto di metodo prima ancora che di merito. Le spiegazioni «a mano invisibile» non hanno bisogno di fattori esogeni: lo Stato minimo, in questo caso, risulta essere il risultato di prosaiche azioni umane, non di un accordo nel quale le persone rinunciano ciascuna a qualcosa. Gli Stati reali nel mondo reale sono sorti in altro modo. Ma finzione per finzione, artificio per artificio, l'assenza del contratto sociale rende la spiegazione di Nozick un esercizio più utile a spiegare, con immaginazione filosofica, perché gli individui non scelgono di associarsi, ma «si trovano associati» in Stati.
Sull'utopia, sferzante il contributo di Chandran Kukathas (London School of Economics), che rende onore a Nozick non facendo sconti ai suoi argomenti. Presentare lo Stato minimo come "cornice" per l'utopia rispondeva all'esigenza di Nozick di rendere attraente la sua riformulazione del liberalismo lockiano. Attraente per chi? Attraente per le persone che, nei medesimi anni, cercavano la propria libertà in uno stile di vita eterodosso rispetto all'opinione comune. Tuttavia, secondo Kukathas, Nozick non riesce a spiegare come mai la libertà di scrivere la propria vita da parte di diverse comunità di individui avrebbe bisogno di una «cornice comune». La cornice comune ha senso se agisce da filtro, se promuove la mobilità sociale, se impone standard convergenti. Questo però imporrebbe una serie di decisioni politiche che inevitabilmente finirebbero per limitare la libertà degli individui di associarsi in diversi gruppi, sulla base della visione del mondo che condividono. Per l'autore de L'arcipelago liberale (in italiano tradotto per Liberilibri), è irrealistico pensare che il «guardiano notturno» davvero si fermi sulla soglia di un rave party; o, se è per questo, di un luogo di culto.
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Ralf M. Bader & John Meadowcroft (a cura di), The Cambridge Companion to Nozick's Anarchy, State, and Utopia, Cambridge University Press, Cambridge, pagg. 329, $ 30,00

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