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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2013 alle ore 19:17.

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I musei italiani dicono addio alla Settimana della cultura? «Non è proprio così che stanno le cose», risponde Anna Maria Buzzi, direttore generale del ministero dei Beni culturali per la valorizzazione del patrimonio, commentando la notizia diffusa nelle ultime ore da alcuni giornali online.
«Le opzioni in fase di studio – prosegue il dirigente del Mibac – sono due: o posticiperemo l'evento da aprile a novembre, facendolo coincidere con un periodo di bassa affluenza nei siti, o spalmeremo le visite gratuite lungo tutto l'arco dell'anno, concentrandole nelle ultime domeniche di ogni mese». La notizia trae origine dalla circolare 4/2013 del ministero che porta proprio la firma della Buzzi.

L'ultimo capoverso recita: «In particolare, per quanto riguarda la Settimana della Cultura, a seguito di un'attenta analisi dei visitatori e dei relativi introiti, si è ritenuto opportuno non realizzarla nel mese di aprile, periodo di massima affluenza turistica. Si rimanda, tuttavia, a successive valutazioni l'utilità di far slittare la manifestazione al prossimo mese di novembre o individuare, in alternativa, più mirate forme di promozione culturale».

Colpa della crisi e del conseguente calo dei «consumi culturali»? La questione, secondo la Buzzi, è un'altra: «Da un'indagine condotta attraverso sito del Mibac su un campione di 15mila utenti, è emerso che soltanto il 17% dei visitatori mostrava di gradire la Settimana della Cultura. Al contrario – prosegue il direttore generale – l'80% degli intervistati si è detto favorevole a iniziative quali l'ingresso gratuito ai musei nell'ultima domenica del mese». Un'opzione che la Buzzi preferisce: «Quand'è – si chiede il direttore generale – che i negozi fanno i saldi? A fine stagione. Non mi sembra molto logico tenere aperti i musei per una settimana nel periodo clou dell'anno. La cultura deve anche generare ricchezza. Meglio offrire a tutti la possibilità di visitarli a fine mese. Secondo le statistiche molte famiglie, in quel periodo, fanno fatica ad acquistare persino beni di prima necessità. Mi sembra un bel segnale aprire le porte dei musei». La decisione ultima sul tema, in ogni caso, sarà presa dal ministro dei Beni culturali del prossimo governo. Per ora, ad aprile, niente settimana della cultura.

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