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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 13:30.
Maurizio Crozza imita Pier Luigi Bersani e la prima serata della LXIII edizione del Festival di Sanremo raggiunge il picco d'ascolto. Sono diciassette milioni gli individui che prestano la loro attenzione alla perfomance del comico noto per le sue premesse alle puntate di Ballarò. L'intervento di Maurizio Crozza, durato 38 minuti, è stato seguito da 16,3 milioni di persone, valori di grande impatto anche se lontani dai diciannove milioni raggiunti nella terza serata del Festival 2011 da Roberto Benigni.
Nel complesso la prima serata del Festival 2013 ha prodotto un ascolto medio di 12.969.267 persone e registra il più vasto seguito di pubblico dal 2002. A seguire le evoluzioni canore, gli interventi satirici e l'ospite dal grande balzo, sono stati 7,8 milioni di donne e 5,1 milioni di uomini. La regione che ha prodotto la quota d'ascolto più elevata sono le Marche, con il 65,3 percento, la regione che ha meno gradito il Festival è la Lombardia, share al 39,6 per cento. Sotto la media del 48,8% anche le persone con basso reddito e titolo di studio da scuola dell'obbligo, mentre il 49% dei benestanti laureati seduti davanti al televisore durante il Festival lo hanno preferito a tutto il resto dell'offerta televisiva, che includeva la partita a pagamento Celtic-Juventus. La vittoria della squadra torinese ha comunque prodotto un audience di 1,4 milioni di persone.
Tornando al Festival, occorre risalire al 2001, alla conduzione di Raffaella Carrà con Megane Gale per trovare ascolti più elevati, 13,6 milioni. Nei due anni precedenti Fabio Fazio condusse il Festival del 1999 con Laetitia Casta e Renato Dulbecco che vennero seguiti in prima serata da 16,2 milioni di persone. L'anno successivo Fazio condivise la conduzione con Luciano Pavarotti e Teo Teocoli e la prima serata ebbe un seguito di 15,6 milioni di persone. Questa edizione vede il ritorno di Fazio in un'Italia televisivamente digitale, con centinaia di canali in più rispetto a quegli anni, ma il Festival rimane uno dei rarissimi eventi in grado di catturare oltre dieci milioni di spettatori.
La differenza sostanziale tra questa edizione 2013 e le precedenti riguarda la quota d'ascolto, lo Share. Ieri tredici milioni di persone rappresentavano il 48,8% del totale ascolto, mentre lo scorso anno 12,7 milioni, valevano il 55,3%. Quel che sta avvenendo con la moltiplicazione dei canali è la moltiplicazione dei pubblici, durante la prima serata del Festival 2012 erano presenti davanti ad un televisore acceso 25,7 milioni di persone, ieri la platea televisiva era costituita da 26,7 milioni, un milione in più.
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