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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2013 alle ore 08:24.

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Un topino drizzato sulle zampe e circondato di stelle, questo il logo del progetto Il ratto d'Europa, come a indicare, sin dall'immagine simbolo, le deviazioni di significato e gli slittamenti linguistici e concettuali tipici della nostra epoca. Proprio quello che succede oggi con l'idea del vecchio continente, ormai smarginata e imprecisa, un'espressione geografica di cui si fa sempre più fatica a stabilire i confini sia reali che ideali.
Ci pensa Claudio Longhi a rimettere in gioco la questione, puntando a uno spettacolo teatrale che sta nascendo di giorno in giorno attraverso letture, confronti, ipotesi testuali, del regista e del suo gruppo di attori e collaboratori. Con influenze e suggestioni senza dubbio brechtiane, visto che Longhi ha messo in scena nel 2011 La resistibile ascesa di Arturo Ui, ancora in tournèe, acuta parabola sulle più profonde fratture storiche europee del Novecento, un lavoro che lo ha portato sul terreno di quello che il drammaturgo tedesco definiva la «sfida della complessità», suggerendogli anche l'ipotesi di una creazione dal taglio cabarettistico.
Debutto fissato per il 9 maggio allo Storchi di Modena. Ma l'esito scenico è solo il momento culminante di un lungo percorso che Longhi non vuole compiere da solo o nel chiuso di una sala teatrale e che non tende certo a individuare risposte definitive ma semmai a scandagliare le complesse dinamiche e le difficoltà dei nostri tempi. La città di Modena è già da ottobre scorso in fermento. Istituzioni culturali, centri musicali, ma anche imprenditori o gruppi sportivi, ciascuno a suo modo, si stanno muovendo per capire insieme. Così, mentre la biblioteca Antonio Delfini fino al 5 maggio propone scrittori e artisti con letture dedicate alle varie città europee, la tenda dell'Assessorato alle politiche giovanili piantata in viale Monte Kosica ospita cinema, libri e musica. E se nelle scuole i ragazzi si cimentano nello scrivere copioni su una delle mille sfaccettature dell'argomento, gli adulti riuniti presso Confindustria Giovani, la Cgil, la Casa delle Culture o la Croce Blu, elaborano brevi testi teatrali inerenti agli interessi dell'associazione che li ospita. Materiale che verrà messo in scena dagli stessi creatori in contemporanea allo spettacolo principale, ma non è escluso che alcuni frammenti confluiscano nella creazione guidata da Longhi, con cui è stata creata anche un'interazione per la promozione del manifesto per la cultura pubblicato da Domenica un anno fa. Lo stesso sta avvenendo in una decina di scuole di Roma, città nella quale il progetto proseguirà durante la prossima stagione, producendo una nuova messa in scena e altre occasioni di riflessione. Il tutto sostenuto dagli stabili delle due città, Emilia Romagna Teatro in collaborazione con il Teatro di Roma, e nel ricordo della bellissima fanciulla fenicia, Europa, rapita e portata a Creta da Zeus sotto forma di toro, che è già una vicenda di emigrazioni forzate e di violenze, ma racconta anche la nascita di nuove dimensioni sociali e umane su cui val la pena di riflettere ancora.
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