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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2013 alle ore 08:17.

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Everybody's talkin' - Fred Neil – 1966
Avete presente Everybody's Talkin', il pezzone che nel 1969, su un melenso tappeto d'archi, Harry Nilsson cantava con voce nasale nella colonna sonora di Un uomo da marciapiede?

Immagino di sì, visto che è stato calcolato che solo negli Usa radio e tv l'hanno passato sette milioni di volte: «Tutti mi parlano, / non sento una sola parola di quel che dicono: / solo echi della mia mente. / La gente si ferma e mi fissa, / non riesco a vedere i loro volti:/ solo le ombre dei loro occhi»…

Meno noto è che a scrivere la canzone e a interpretarla per primo nel 1966 fu il signor Fred Neil, con voce cupa e scarnissimo arrangiamento: una vera e propria gemma folk da fare impallidire il pop-rock del buon Nilsson. Neil, comunque, non se ne ebbe a male, anzi: per un trentennio, fino alla sua morte, si è goduto la vita grazie alle cospicue royalties che gli derivavano dalla cover di quel suo pezzo, scritto nel bagno di uno studio di registrazione di New York su ordine del suo manager Herb Cohen: «mancava un brano per completare l'album», ricorderà quest'ultimo, «e Fred voleva tornarsene a casa sua, in Florida. Gli promisi che l'avrei lasciato libero se mi avesse dato un'altra canzone. Fu così che se ne uscì con Everybody's Talkin'. Fu buona la prima».

Neil aveva trent'anni e dalla fine degli anni Cinquanta aveva scritto e suonato la chitarra per Buddy Holly, Bobby Darin, Roy Orbison e Paul Anka. Si esibiva al Café Wha?, nel Village, assieme a Bob Dylan, John Sebastian, Richie Havens, David Crosby e al comico Lenny Bruce.

I suoi primi due album, Bleecker & MacDougal e Fred Neil (con Everybody's Talkin', ma anche con quella The Dolphins che verrà incisa da Tim Buckley) sono luminosissimi esempi di cantautorato americano doc, ma alle luci della ribalta il nostro preferiva i pomeriggi passati al Seaquarium di Miami ad ammirare i delfini. Dopo un ultimo album pubblicato nel 1971, si ritirò del tutto dalle scene, fondando in Florida il Dolphin Research Project e diventando, di fatto, il Salinger della musica popolare americana: «Vado dove splende sempre il sole / attraverso la pioggia scrosciante, / vado dove il tempo è adatto ai miei vestiti, / sfruttando i venti di nordest, / veleggiando nella brezza estiva / e saltando come un sasso sull'oceano».

Fred Neil morì nel 2001 nella sua casa di Coconut Grove, per un tumore alla pelle. Aveva sessantacinque anni.

Nel 1996, il Goldmine Magazine aveva ricordato al mondo la sua esistenza, pubblicando un articolo su di lui, dall'eloquente titolo: "L'ultima grande sconosciuta leggenda folk del Greenwich Village".

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