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Questo articolo è stato pubblicato il 18 marzo 2013 alle ore 19:23.

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(foto di Rosalia Loia)(foto di Rosalia Loia)

Volete sapere " Che fine ha fatto Baby Jane"? Dopo la famosa versione cinematografica del 1962 di Robert Aldrich, tratta dal libro di Lukas Heller, interpretata da due mostri sacri del calibro di Bette Davis e Joan Crawford , della terribile ex-bimba prodigio e di sua sorella Blanche, si erano perse le tracce. Rieccole sul palcoscenico del Teatro Belli di Roma, grazie alla caparbia ostinazione di Sydne Rome,che dopo anni di trattative è riuscita a comprare i diritti in esclusiva per l' Italia, concessi per la prima volta dalla figlia di Aldrich.

Enigmatica e crudele vicenda che indaga senza pietà sul mistero doloroso che lega due sorelle, ormai sfiorite e costrette a convivere in un groviglio di verità nascoste, rancori, gelosia, è lo specchio impietoso di due esistenze intrappolate nei meandri tortuosi dei meccanismi stritolanti dello star-system e il circo di ossessioni malate che ne scaturisce. Da un impercettibile velo sul proscenio, dove si proiettano alcune immagini del film, traspare la casa-gabbia delle sorelle Hudson della suggestiva scenografia di Maurizio Varamo, divisa in quattro ambienti, al piano di sopra vive reclusa Blanche,interpretata da una brava, Francesca Bianco, un incidente dai contorni poco chiari l'ha resa paralitica.

Si occupa di lei Jane, corpo e anima di Sydne Rome,ex-Baby, piccola diva osannata dal pubblico e sfruttata dal suo adorato papà, ormai diventata una maschera di tormento e pazzia. La vicenda ben diretta da Antonio Salines, scorre veloce intrisa di humor nero, grottesco rituale di ordinaria follia, la comicità sbuca sbilenca e inquieta nel masochistico rapporto che incatena le due infelici. Lo sguardo azzuro sgranato di Jane ci penetra dentro, mentre assistiamo al crescendo di cattiverie e angherie cui sottopone la malcapitata Blanche. Non c'è futuro per le due Hudson, non c'è speranza. Al macabro, come nei manicaretti preparati da Jane a base del pappagallino di Blanche o con topi recuperati in cantina, o l'efferato delitto della serva Elvira, Ashai Lombardo Arop, massacrata a colpi di martello, si alternano struggenti momenti di devastante malinconia, con Baby Jane boccoletti e abitino di merletto che balla sulle note di "I've written a letter to daddy" e sogna di rimettere in scena il suo show.

Danza di devianza e di morte che si conclude, come da copione, sulla spiaggia che le aveva viste adolescenti felici. Blanche morente svela a Jane l'amara verità, è stata lei a provocare l'incidente nel tentativo di ucciderla. Baby Jane aveva sempre creduto il contrario. Avrebbero potuto essere amiche, invece di sbranarsi a vicenda. Sydne Rome, fa centro con un'interpretazione perfetta di un personaggio che indossa a pennello, completa il cast un verosimile viscido Edwin, agente scroccone di Fabrizio Barbone. Lo spettacolo non ha alcuna pretesa di emulare il film o eguagliare l'inarrivabile bravura delle due attrici americane, è un omaggio all' opera cinematografica, un sogno nel cassetto finalmente realizzato da Sydne Rome, che lo dedica a Don Lurio, fu lui a dirle che il personaggio più adatto per lei era Baby Jane.

The Aldrich Company " Che fine ha fatto Baby Jane" di Lukas Heller. Scene e Costumi di Maurizio Varamo. Musiche di Francesco Verdinelli. Regia di Antonio Salines. Adattamento tecnico di Franco Ferrini. Interpreti: Sydne Rome, Francesca Bianco, Fabrizio Barbone, Ashai Lombardo Arop. Prodotto da Teatro Belli in collaborazione con aArtistiassociati. In scena fino al 30 marzo. Teatro Belli- Roma

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